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Alluvione Emilia Romagna 2023

Musumeci annuncia aiuti fino a 900 euro per le famiglie sfollate dopo l’alluvione in Emilia Romagna

Per le famiglie sfollate in Emilia Romagna il governo metterà in campo aiuti economici da 400 a 900 euro, a seconda del numero di persone nel nucleo. Lo ha detto il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, nella sua informativa sull’alluvione in Parlamento.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha tenuto oggi un'informativa in Parlamento per riferire alle Camere sulle alluvioni che hanno colpito l'Emilia Romagna e la risposta del governo. Ricordando come il governo abbia subito dichiarato lo stato di emergenza, per poi espanderlo alle aree successivamente colpite, Musumeci ha spiegato di aver anche subito mobilitato la Protezione civile per stanziare subito tutte le risorse necessarie per avviare le prime attività di soccorso.

"Per dare immediata risposta alle popolazione è stata subito adottata un'ordinanza che nomina il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, quale commissario delegato a gestire l'emergenza. Nel dettaglio, si affida al commissario un piano per i primi interventi, dalla rimozione dei fattori di pericolo al ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture", ha proseguito Musumeci. "Alle famiglie la cui abitazione è stata distrutta dall'alluvione è stato autorizzato un contributo per l'autonoma sistemazione: 400 per i nuclei monofamiliari, 500 per quelli composti da 2 unità, 700 euro per quelli composti da 3 unità, 800 euro per quelli di 4 unità, fino a un massimo da 900 per quelli composti da 5 o più unità", ha aggiunto. Se nei nuclei familiari sono presenti anziani o disabili, ha poi precisato il ministro, i contributi saranno aumentati di 200 euro. Musumeci ha quindi confermato la sospensione dei mutui per quegli edifici danneggiati dall'alluvione.

Inoltre, ha proseguito il ministro, nel limite di 1.500 euro per ciascuna vittima, saranno coperte dallo Stato le spese per le esequie.

"Gli interventi meteorologici in Emilia Romagna sono stati intensi e diffusi, in un'ampia area. Tali eventi possono essere catalogati come eccezionali, non tanto per il periodo in esame in quanto solitamente il mese di maggio è caratterizzato da una spiccata instabilità, ma per la loro intensità e per la ripetizione di due eventi nell'arco di pochi giorni. L'evento era stato correttamente previsto e per questa ragione era stata emessa l'allerta rossa: si era già pronti ad agire e alcune azioni erano stati già messi in atto", ha detto ancora l'esponente di Fratelli d'Italia.

E ancora: "Ma per fornire un ulteriore elemento della gravità della situazione basta dire che tra il 2 e il 17 maggio sono state registrate precipitazioni nella Regione per valori superiori a 500 millimetri. In alcuni punti, in pochi giorni, si è raggiunta la quantità di precipitazioni che mediamente si registra in un anno".

Proprio queste precipitazioni hanno causato l'esondazione di 23 fiumi e il cedimento degli argini. "I nuovi eventi hanno causato una grande situazione di pericolo per i cittadini dell'Emilia Romagna. Abbiamo evacuato circa 23 mila persone", ha detto ancora Musumeci. Il ministro ha anche specificato che molte strade sono state chiuse a causa degli allagamenti e delle frane: "Sono un migliaio le frane attive, 305 più significative concentrate in 54 Comuni. Il transito dovrebbe riprendere regolarmente nelle prossime ore e restano chiuse 622 strade, molte delle quali secondarie. La maggior parte delle linee ferroviarie dovrebbe essere riattivata entro inizio giugno".

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