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Mulè a Fanpage.it: “Su Navalny Forza Italia non ha tentennamenti, è una ferita inaccettabile”

Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia) in un’intervista a Fanpage.it ribadisce la condanna al regime di Putin per la morte di Navalny: “È stato imprigionato per le sue idee, confinato come nei peggiori film del Novecento in una sorta di gulag vicino al Polo artico. Per noi la faccenda è chiara”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sul terzo mandato dei governatori delle Regioni e dei sindaci dei Comuni sopra i 15mila abitanti la maggioranza non ha ancora trovato un accordo, ma le posizioni di Lega e Fdi restano distanti. Al momento non è stato ancora ritirato l'emendamento della Lega al decreto Elezioni, che chiede appunto il terzo mandato dei presidenti di Regione, e che dovrebbe essere votato la prossima settimana (non più giovedì). Si allungano quindi i tempi della trattativa.

Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia) ha ribadito che gli azzurri restano contrari all'eliminazione del tetto di due mandati, ma è convinto che la questione, di cui si discute ormai da più di un mese, non diventerà un elemento di rottura all'interno della coalizione, e che sul punto i leader troveranno un compromesso, "con il buonsenso e l'armonia che hanno sempre trovato i rappresentanti del centrodestra".

A che punto sono le trattative sul terzo mandato? Non pare che ci sia ancora una sintesi.

Il terzo mandato non può diventare la terza mandata di una serratura di una chiave, cioè non possiamo chiuderci all'interno della maggioranza nelle nostre posizioni. Ci sono sicuramente sensibilità diverse. La cosa migliore è che ne discutano i leader, mettendo sul tavolo le loro posizioni, ed è quello che succederà, sgomberando però il campo dalle contingenze prossime: non si può ragionare sul terzo mandato se si ragiona sulle persone che oggi potrebbero candidarsi per la terza volta. Che sia Zaia, De Luca, Emiliano o Toti, vanno tolti dalla discussione i casi personali. Bisogna concentrarsi unicamente sulla questione istituzionale: si può prevedere che un governatore, che di fatto detiene sia il potere esecutivo sia quello legislativo della Regione, rimanga in carica oltre dieci anni? Non c'è il rischio che questo determini sedimentazioni che potrebbero danneggiare l'azione propulsiva dell'amministrazione? Se riusciremo a dissipare questi dubbi, bene. Se invece, come sostiene Forza Italia, questi ostacoli rimarranno, allora non si andrà oltre i due mandati.

Lei pensa che la questione dovrebbe essere rimandata? Il governatore Fedriga suggerisce di farla slittare a dopo le europee, è d'accordo?

Ben venga tutto ciò che può eliminare tensione al centrodestra, soprattutto in vista di appuntamenti elettorali così importanti per ognuno dei partiti che compongono la maggioranza. Di certo non cambiano i destini del Paese se rimandiamo la discussione a fine giugno o a luglio. Purché, ripeto, si tolgano dal tavolo le questioni personali.

Venerdì 23 febbraio si apre il Congresso nazionale di Forza Italia. Oltre al segretario saranno eletti anche 4 vicesegretari. Cosa dobbiamo aspettarci?

Ci confronteremo sulle mozioni, sugli impegni che Forza Italia intende portare avanti su tutte le materie, sanità, trasporti, ecologia, ecosostenibilità, tutto quello che può rientrare nella carta d'identità di chi ha l'ambizione di guardare non a domani ma ai prossimi dieci. Su questo sarà impegnata la classe dirigente di Forza Italia. Personalmente non mi appassionano le nomine, questo partito non fa della gerarchia la sua ragion d'essere. Ci interessano più le idee, da trasformare in proposte buone per gli elettori.

Tajani sarà confermato alla guida del partito? C'è tempo fino a domani alle 15 per presentare eventuali candidature.

Sarà Tajani l'unico candidato alla segretaria, non ci sono candidati alternativi. Dopo la morte di Silvio Berlusconi a giugno ognuno di noi sta vivendo un dramma, che non è stato ancora superato. L'obiettivo che ci siamo dati in questo frangente, dopo appena 8 mesi dalla scomparsa di Berlusconi, è trovare quello che ci unisce e non esasperare quello che ci può dividere o ci può far litigare. Dobbiamo pensare ad andare bene alle europee e alle elezioni regionali, sottolineando le nostre radici e rilanciando i nostri valori, che sono diversi anche da quelli espressi dalle altre forze del centrodestra.

La percentuale del 10% alle europee è un obiettivo plausibile?

Per scaramanzia non dico né 10 né 12, ma so che il consenso che abbiamo ci permette di pensare a traguardi ambiziosi, anche superiori al risultato che abbiamo raggiunto nel 2019, cioè l'8,8%.

Perché i figli di Berlusconi non saranno presenti al Congresso? 

Silvio Berlusconi scelse di creare Forza Italia e il centrodestra. I suoi figli hanno tutti impegni importanti nelle loro attività, nessun passo indietro da parte loro. Hanno ribadito, in ogni occasione, il loro sostegno al partito, al ‘sesto figlio', come lo definiva Berlusconi, senza impegnarsi in prima persona. Quando e se decideranno di impegnarsi attivamente in politica, saranno i benvenuti, come sempre abbiamo detto, ci mancherebbe altro.

Lei era presente alla fiaccolata al Campidoglio per Navalny? 

Non ho potuto partecipare perché avevo impegni alla Camera. Ma con il pensiero ero là.

La Lega è stata contestata in piazza. Sbaglia Salvini a non condannare apertamente il Cremlino e Putin per la morte di Navalny?

In Forza Italia non abbiamo avuto il minimo tentennamento nel condannare senza se e senza ma quello che è accaduto a Navalny. Salvini e la Lega hanno espresso delle posizioni, che sono anche state corrette in un secondo momento, perché si prestavano a essere lette in modo diverso, e mi riferisco alle dichiarazioni del vicesegretario Andrea Crippa. Ma non mi pare che la Lega abbia avanzato dubbi o non abbia condannato quello che è accaduto a un martire della libertà, come è Navalny.

Salvini veramente oggi ha detto che difficilmente riesce a sapere quello che succede in tempo reale in Italia, per cui non può sapere cosa sia accaduto in Siberia.

Io però rispondo delle mie opinioni e di quelle di Forza Italia…Navalny è stato imprigionato per le sue idee, confinato come nei peggiori film del Novecento in una sorta di gulag vicino al Polo artico. È morto e non doveva morire, e la sua scomparsa è una ferita inaccettabile per chiunque difenda la democrazia. In Russia ogni dissenso viene represso, in tutte le forme, e questo sta succedendo anche dopo la morte di Navalny. Per quanto ci riguarda la faccenda è chiara.

Pensa che la Lega dovrebbe interrompere l’accordo con Russia Unita di Putin, firmato nel marzo 2017 da Matteo Salvini? Calenda ha appena annunciato che presenterà una mozione di sfiducia contro il leader leghista.

La Lega ha risposto, ha detto che quell'accordo non c'è. Ma sono questioni su cui preferisco non esprimermi.

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