video suggerito
video suggerito

Msc comprerà la metà di Italo, cosa cambia per chi viaggia in treno

Il gruppo Msc acquisterà dal gruppo americano Gip circa il 50% delle azioni di Italo Ntv, che include anche Itabus. L’accordo è stato firmato questa mattina. Al momento la nuova proprietà ha confermato che investirà per rafforzare i collegamenti ferroviari in Italia, quindi non dovrebbero esserci tagli di tratte.
A cura di Luca Pons
117 CONDIVISIONI
Immagine

La società Mediterranean shipping company, più nota come Msc – e di cui fa parte anche Msc Crociere – ha firmato l'accordo per comprare "circa il 50%" della compagnia ferroviaria Italo – Nuovo trasporto ferroviario, che comprende anche Itabus. La grande azienda di navigazione e logistica, di proprietà della famiglia Aponte e con sede a Ginevra, acquisterà Italo e Itabus dal fondo americano Gip, che manterrà circa il 35% delle azioni. L'altro principale azionista è il gruppo Allianz.

L'accordo era nell'aria già da alcuni mesi, e fa parte di una strategia di Msc per inserirsi sempre di più nel settore della logistica mondiale (soprattutto il trasporto merci) non solo via mare ma anche per via terra e aerea, e ora anche con il trasporto passeggeri. Le trattative erano iniziate da quasi un anno e mezzo. La gestione di Italo ora sarà condivisa tra Msc e il fondo Gip, insieme agli altri investitori. Prima della conferma ufficiale dell'acquisto, comunque, serviranno tutte le autorizzazioni legali da parte dei Paesi coinvolti, anche per quanto riguarda le regole sulla concorrenza.

Le cifre precise dell'accordo non sono state ancora comunicate, anche si basano su un valore della società di circa 4,2 miliardi di euro, a cui vanno tolti però 900 milioni di di euro di debiti. In un comunicato, le due società hanno sottolineato che Italo è "uno dei principali operatori privati europei di treni ad alta velocità", e che oggi gestisce "una flotta di 51 treni elettrici ad alta efficienza energetica, collegando 51 città in tutta Italia e servendo oltre 20 milioni di passeggeri all'anno".

Bayo Ogunlesi, presidente e amministratore delegato del fondo Gip, si è detto "entusiasta" dell'accordo e ha garantito che i due gruppi continueranno a "sostenere la crescita futura di Italo, per fornire un servizio di alta qualità ai passeggeri e vantaggi per l'economia italiana". In particolare Msc condivide l'idea che "il trasporto ferroviario ad alta velocità sia fondamentale per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, in linea con le strategie di transizione energetica e decarbonizzazione", ha detto Ogunlesi.

Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Italo che sarà confermato nel suo ruolo come l'amministratore delegato Giambattista La Rocca, ha dichiarato che così nasce "il primo gruppo intermodale in Europa, per offrire un reale servizio di mobilità integrata , treno, nave, autobus utile al Paese, ai viaggiatori e ai turisti". Diego Aponte, presidente del gruppo Msc, ha confermato: "Crediamo fortemente nel potenziale di Italo per rafforzare ulteriormente la connettività ferroviaria in tutta Italia, ma anche nel mercato turistico nazionale".

È presto per capire che effetto avrà questa acquisizione sulle strategie commerciali di Italo, e quindi sui clienti che usano i treni. Le prime dichiarazioni, comunque, fanno presumere che l'attenzione resterà concentrata sui trasporti in Italia. Non ci dovrebbero essere, almeno stando a quanto annunciato nelle prime ore dopo l'accordo, tagli di tratte o altre misure per contenere le spese. Potrebbero, invece, partire alcune iniziative che permettano di integrare i servizi dei treni e dei bus con quelli delle navi di Msc.

117 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views