Mozioni sullo Ius scholae bocciate alla Camera, anche Forza Italia vota contro: cosa diceva il testo
Forza Italia ha deciso di votare insieme a Lega e Fratelli d'Italia su una serie di mozioni presentate dalle opposizioni in materia di cittadinanza. Dato che si parla di mozioni, in caso di approvazione non sarebbe cambiato niente nell'immediato: si tratta ‘solo' di prese di posizione del Parlamento, che chiedono al governo di occuparsi di una certa questione.
In ogni caso, FI si è opposta anche ai punti che chiedevano di lavorare sullo Ius scholae – il diritto di ottenere la cittadinanza dopo un certo numero di anni, su cui il partito di Antonio Tajani si era detto favorevole in estate. Il deputato forzista Raffaele Nevi ha detto che il tema era "troppo serio per essere affrontato in modo strumentale".
Cosa dicevano le mozioni sulla cittadinanza bocciate
L'opposizione aveva presentato quattro mozioni diverse: una di Pd, Verdi-Sinistra e +Europa, una del Movimento 5 stelle, una di Azione e una di Italia viva. Ciascuna portava una serie di richieste differenti. La prima, di Partito democratico, Avs e +Europa, chiedeva l'introduzione dello Ius soli per i nati in Italia e dello Ius scholae per i nati all'estero, oltre a una serie di semplificazioni per la naturalizzazione (con la riduzione a cinque anni del periodo minimo di residenza e procedure più facili per dimostrare questa residenza) e per il tesseramento di bambini stranieri nelle federazioni sportive italiane.
Le mozioni di Italia viva e di Azione erano impostate nello stesso modo, con varie proposte (tra cui l'introduzione di Ius soli e Ius scholae) che però avevano alcune differenze tra loro nei requisiti previsti per diventare cittadini. Il M5s si era concentrato invece sullo Ius scholae, chiedendo la cittadinanza per i minori che hanno "frequentato e concluso, nel territorio nazionale, uno o più cicli scolastici". Al testo pentastellato il governo Meloni aveva dato parere favorevole, su uno solo dei punti, ma chiedendo una riformulazione che i deputati del Movimento hanno rifiutato. Così, anche qui è arrivato il voto negativo della maggioranza.
L'attacco a FI che si difende: "Abbiamo un nostro testo"
La deputata del Pd Ouidad Bakkali, prima firmataria della mozione dei dem, con il suo intervento in Aula ha attaccato il centrodestra: "Le famiglie che ottengono la cittadinanza oggi hanno iniziato la pratica quindici anni fa, non dieci. La legge del 1992 non funziona, lo dico anche alla premier che ignora tutto questo". Dopo il voto ha commentato: "Non c'è stata una convergenza con Forza Italia rispetto a uno Ius scholae meno temperato rispetto a quello proposto da loro: attendiamo la proposta che hanno annunciato, siamo assolutamente disponibili a collaborare".
Più critica la capogruppo dem Chiara Braga: "Alla prova dei fatti Forza Italia non ha avuto determinazione e coraggio. Quello di FI per i diritti è stato un amore estivo, una passione durata il tempo di un bagno al mare" – una posizione simile a quella espressa da Riccardo Magi a Fanpage.it. Vittoria Baldino, deputata del M5s, ha parlato di "festival delle ipocrisie da parte di Forza Italia che ha cercato di arrampicarsi sugli specchi". Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha aggiunto: "Siamo di fronte ad un lungo dibattito nato esclusivamente quest'estate sui giornali, ma che si è spento rapidamente nella dialettica di maggioranza".
Da parte sua, come detto, Forza Italia ha difeso le proprie posizioni tramite il deputato Raffaele Nevi: "La cittadinanza è un tema complesso e articolato, troppo serio per essere affrontato in modo strumentale. Pensavo che il campo largo si presentasse con una mozione unica sull'argomento e invece si è frantumato presentando quattro mozioni diverse", ha affermato. "Noi non mediamo sul tema della cittadinanza, non siamo dell'idea della sinistra di regalare le cittadinanze", ha detto ancora.
Poi si è rivolto alla Lega: "Questo tema va inserito nel programma di governo, perché punta tutto sui processi di integrazione". E ha annunciato: "Domani abbiamo la riunione congiunta dei gruppi parlamentari, abbiamo fatto un testo che sottoporremo ai nostri organismi. Poi sottoporremo ai nostri alleati di coalizione il nostro progetto di legge e serenamente ne discuteremo".