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News sul caso Daniela Santanchè

Mozione di sfiducia, Santanchè: “Ho le idee chiare su cosa dire in Aula”. Ma la data della replica non c’è

La ministra Santanchè, dopo la discussione generale per la mozione di sfiducia contro di lei, è andata via senza prendere la parola. Oggi ha detto di avere le idee molto chiare su cosa dirà in Parlamento, anche se ancora non è stata fissata la seduta in cui la ministra del Turismo dovrebbe intervenire.
A cura di Annalisa Cangemi
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Daniela Santanchè ostenta sicurezza. Lunedì scorso alla Camera è stata discussa la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè, in merito al rinvio a giudizio per falso in bilancio, presentata dal M5s ma sottoscritta anche da Pd e Avs. In Aula la ministra del Turismo non ha replicato, ma ha utilizzato la possibilità, prevista dal regolamento, di intervenire successivamente, durante una seduta che non è stata ancora fissata in calendario.

Le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni, in un'Aula quasi del tutto sguarnita di esponenti del centrodestra. Tra i banchi della maggioranza si contavano appena una decina di deputati di Fratelli d’Italia, mentre quelli di Forza Italia e della Lega non si sono presentati.

Le forze di minoranza hanno attaccato la ministra per la scelta di non rispondere, e hanno reagito gridando "Vergogna, vergogna". A placare gli animi ci ha pensato il vicepresidente di turno, Fabio Rampelli, che ha detto: "Colleghi, per favore, scoprite forse oggi che ci si può prenotare per la replica anche nella seduta successiva?".

Oggi la ministra del Turismo, intercettata dai cronisti, ha detto di non sapere ancora la data stabilita per la sua replica in Parlamento, sottolineando che i tempi legati al dibattito non dipendono da lei. E intanto la data del processo per falso in bilancio nel caso Visibilia si avvicina, e Santanchè è attesa in tribunale il prossimo 20 marzo.

"Se so cosa rispondere in Parlamento? Sì, ho le idee chiarissime", si è limitata a rispondere oggi da Napoli a chi le chiedeva quando interverrà in replica. Incalzata dai cronisti, mentre lasciava la sede del Nauticsud nella Mostra d'Oltremare, dove ha partecipato a un convegno, non ha voluto rispondere a chi le chiedeva se ha sentito la presidente del Consiglio Meloni, se ha il suo appoggio e se resterà al suo posto, dopo la discussione alla Camera della mozione di sfiducia, che deve ancora essere votata. "Ma voi avete questo tipo di… cosa vi ha preso? Non lo so. Credo che abbiamo parlato, abbiamo già detto tutto".

La ministra di Fdi, fedelissima di La Russa, è stata rinviata a giudizio lo scorso 17 gennaio per una decisione del tribunale di Milano. L'ipotesi accusatoria riguarda il falso in bilancio, che tocca in tutto 17 persone, tra cui il compagno della ministra, Dimitri Kunz, e le tre società del gruppo editoriale: Visibilia Editore, Visibilia Editrice e Visibilia srl. Si tratta del gruppo fondato dalla stessa Santanchè, dal quale aveva lasciato ogni incarico nel 2022, per poi cedere definitivamente le quote alla Vigilia di Natale 2024, tramite la vendita del 75% della controllante Athena Pubblicità agli svizzeri di Wip Finance.

Quando si vota la mozione di sfiducia a Santanchè

Una data per il voto della mozione di sfiducia non è stata ancora fissata, e come dicevamo qui, potrebbe slittare anche a marzo. Per il momento resta l'incertezza. Il voto, visti i numeri in Parlamento, potrebbe non cambiare lo status quo, visto che la sua maggioranza intende per il momento sostenerla. Me a breve potrebbe arrivare per la ministra un secondo rinvio giudizio, dopo che la Cassazione ha stabilito che il procedimento per truffa aggravata all'Inps, in relazione alla cassa integrazione nel periodo Covid, rimarrà a Milano.

Fratelli d'Italia apertamente nega che vi sia una connessione tra un nuovo rinvio giudizio e un eventuale passo indietro della ministra, anche se la stessa Santanchè ha già detto che se dovesse essere mandata a processo anche per il secondo procedimento si dimetterebbe. "È un argomento che non mi appassiona, ognuno di noi sa cosa può e deve fare e vuole fare. Il resto è solo gossip…", ha detto il ministro del Pnrr Tommaso Foti, ospite di ‘Ping Pong', a chi gli chiedeva se in caso di un secondo rinvio a giudizio la ministra Daniela Santanchè debba lasciare.

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