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News sul caso Daniela Santanchè

Mozione di sfiducia a Santanchè arriva in Aula: quando si vota e cosa può succedere

Domani, lunedì 10 febbraio, si discute nell’Aula della Camera la mozione di sfiducia a Santanchè, presentata dal M5s. Le opposizioni chiedono le dimissioni della ministra, che per il momento ribadisce di non essere preoccupata per i suoi guai giudiziari.
A cura di Annalisa Cangemi
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La ministra del Turismo Santanchè continua a ripetere di non essere preoccupata. "Come vede sto lavorando tranquillamente. Io rispondo a tutto, sono qua, lavoro e porto avanti le attività del ministero del Turismo", ha detto rispondendo ai giornalisti alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che si tiene alla Fiera di Milano a Rho, riguardo al rinvio a giudizio a suo carico, quello per il processo per falso in bilancio nel caso Visibilia, che inizierà il prossimo 20 marzo.

Il procedimento giudiziario al Tribunale a Milano nasce dall'inchiesta avviata nel 2022 a seguito di un esposto presentato da un gruppo di piccoli azionisti per gravi irregolarità nella gestione del gruppo Visibilia, fondato dalla senatrice, che ha avuto cariche tra il 2014 e la fine del 2021.

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Ora non è escluso per Santanchè un secondo rinvio a giudizio, per truffa aggravata ai danni dell’INPS, per aver beneficiato di migliaia di euro, usufruendo illecitamente dei fondi della cosiddetta Cassa Covid, che il governo aveva messo a disposizione delle imprese costrette a non far lavorare i propri dipendenti a causa della pandemia. E con questo secondo rinvio a giudizio le sue dimissioni potrebbero non essere lontane.

Domani, lunedì 10 febbraio, l'Aula della Camera esaminerà la mozione di sfiducia presentata dal M5S nei confronti della ministra, mozione che verrà votata più avanti. Una data per il voto ancora non c'è: non si svolgerà martedì, cioè subito dopo la discussione, e forse nemmeno giovedì 13, ma si potrebbe slittare alla settimana successiva o "addirittura a marzo", come spiegano fonti di FdI. Il punto è che anche questa volta, così come avvenuto l’anno scorso per un'altra mozione di sfiducia contro di lei, probabilmente la ministra verrà salvata dalla sua maggioranza e rimarrà al suo posto. Almeno fino al secondo rinvio giudizio, che potrebbe essere imminente dopo che è stato stabilito dalla Cassazione che il procedimento per truffa ai danni dello Stato di Daniela Santanchè rimarrà a Milano.

"Per noi è insopportabile la nonchalance con cui insiste nel rimanere in sella. Da un anno e mezzo ‘macchia' la dignità delle nostre istituzioni, cioè da quando raccontò una marea di balle davanti all’aula del Senato. Persino nel suo partito ormai la mal tollerano: deve lasciare. Altrettanto grave è l’atteggiamento di Meloni ‘Pilato', che in 18 mesi non ha mosso un dito per risolvere questa farsesca situazione", ha attaccato la deputata M5s Emma Pavanelli.

"Lunedì speriamo e pensiamo di poter essere uniti sulla mozione per le dimissioni di Santanchè. Senza per questo essere giustizialisti, al di là della vicenda giuridica c'è una questione politica per come il ministro, e lunedì questa cosa sarà approfondita in Aula, ha gestito questa vicenda, mentendo in Parlamento. Al di là della parte giudiziaria si deve dimettere. Questo è il pensiero del M5s e con Più Europa c'è stata una convergenza di temi", ha ribadito ieri Michele Gubitosa, vicepresidente del M5s, intervenendo al congresso di Più Europa.

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