Movimento 5 Stelle dopo l’inchiesta di Fanpage.it: “Magistratura faccia luce e Fidanza si dimetta”
Dopo l'uscita dell'inchiesta Lobby nera di Fanpage.it il Movimento 5 Stelle chiede a gran voce le dimissioni del protagonista, l'europarlamentare di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, e un'indagine della magistratura su quanto rivelato. La nuova inchiesta del team Backstair, diffusa anche dalla trasmissione Piazza Pulita su La7 ieri sera, hanno già suscitato la reazione di parte della politica italiana e dei rappresentanti pentastellati al Parlamento europeo. A inviare una nota per chiedere conseguenze per i protagonisti dell'inchiesta sono i componenti del Movimento 5 Stelle della Commissione Segre contro intolleranza, razzismo e antisemitismo: "I fatti portati alla luce dall'inchiesta giornalistica di Fanpage sulla campagna elettorale di Fratelli d'Italia a Milano sono sconcertanti e gravissimi, non solo dal punto di vista penale ma anche e soprattutto politico", scrivono le senatrici Emma Pavanelli, Loredana Russo, Sabrina Ricciardi, Simona Nocerino, Maria Domenica Castellone e il senatore Gaspare Marinello.
Il partito di Giorgia Meloni "tramite il suo eurodeputato milanese Carlo Fidanza e l'ex candidato di FdI Roberto Jonghi Lavarini, detto ‘il barone nero', raccoglierebbe finanziamenti illeciti nel capoluogo lombardo a sostegno della loro candidata Chiara Valcepina, che si dichiara orgogliosamente fascista – continuano i senatori – Nei loro incontri elettorali si fa apologia di fascismo e di nazismo ironizzando sugli ebrei, sull'eliminazione di massa degli immigrati e su Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta perché minacciato dai neonazisti".
Si tratta di "una lobby nera legata alla massoneria e frequentata da ex militari ed ex agenti dei servizi segreti che, si vanta Lavarini, attraverso finanziamenti illeciti esercita da anni influenza non solo in FdI ma anche nella Lega e in Forza Italia". I componenti della Commissione Segre si augurano che "la magistratura faccia luce su questo verminaio" e si aspettano "una netta presa di distanze e una dura condanna da parte della Meloni, oltre alle immediate dimissioni dell'eurodeputato Fidanza".