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Morto Ottaviano Del Turco, ex presidente della Regione Abruzzo e sindacalista: aveva 79 anni

Ottaviano Del Turco, presidente dell’Abruzzo dal 20005 al 2009, ex senatore e ministro, è morto all’età di 79 anni. A renderlo noto sui social è stato il figlio Guido: “Ciao papà. Ti ho voluto bene. Tanto”.
A cura di Luca Pons
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L'ex presidente della Regione Abruzzo, deputato, ministro delle Finanze e ultimo segretario del Partito socialista italiano, Ottaviano Del Turco, è morto all'età di 79 anni. Del Turco fu anche il segretario aggiunto della Cgil nel 1983, durante la segreteria di Luciano Lama. Nato il 7 novembre 1944 a Collelongo, paesino in provincia dell'Aquila, dopo aver ottenuto la licenza media si era trasferito a Roma e aveva iniziato la carriera sindacale. Dopo il salto nella politica era stato ministro delle Finanze dal 2000 al 2001 e presidente dell'Abruzzo dal 2005 al 2008, tra le altre cariche.  Si era dimesso dalla carica di presidente e aveva lasciato la politica a seguito di un'inchiesta sulla gestione della sanità privata.

Chi era Ottaviano Del Turco, la carriera politica e nel sindacato

Da sindacalista, Del Turco lavorò soprattutto con la Fiom, e negli anni arrivò alla guida della corrente socialista nel sindacato, anche grazie agli incarichi nella Federazione giovanile socialista italiana di Roma. Nel 1968 lasciò il Psi dopo l'unificazione con il Partito socialdemocratico. Nel 1983 divenne segretario aggiunto della Cgil, affiancando Luciano Lama (che avrebbe lasciato l'incarico di segretario nel 1986).

L'addio al sindacato arrivò nel 1992. L'anno dopo, Del Turco diventò segretario del Partito socialista italiano: l'ultimo a ricoprire questo incarico, dato che che il partito avrebbe poi cambiato nome e perso rilevanza negli anni successivi. L'ingresso in Parlamento giunse nel 1994, alla Camera, con l'Alleanza dei progressisti. Alle elezioni successive fu eletto senatore con L'Ulivo. Dal 1996 al 2000 fu presidente della commissione Antimafia.

Del Turco fu ministro delle Finanze nel secondo governo Amato, in carica dal 2000 al 2001. Nel 2001 venne rieletto senatore, e nel 2004 vinse alle elezioni europee, lasciato il seggio a Palazzo Madama. Presto però Del Turco abbandonò anche la carica a Strasburgo, perché nel 2005 fu eletto presidente della Regione Abruzzo, sconfiggendo il presidente uscente Giovanni Pace.

Le dimissioni da presidente e il caso giudiziario

Le dimissioni da presidente dell'Abruzzo di Del Turco arrivarono il 17 luglio 2008. Tre giorni prima era stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Pescara sulla gestione della sanità privata. Si contestavano a vario titolo agli indagati i reati di associazione a delinquere, truffa, concussione e corruzione, per movimenti di denaro da 14 milioni di euro.

Dopo 28 giorni in carcere, Del Turco ottenne gli arresti domiciliari a Collelongo. Cinque anni dopo, nel 2013, arrivò la condanna in primo grado per associazione a delinquere, corruzione, concussione, tentata concussione e falso. Nel 2015, in secondo grado, fu assolto per corruzione e falso, condannato per associazione a delinquere e induzione indebita. Nel processo di appello-bis deciso dalla Cassazione, nel 2017 la Corte d'Appello di Perugia lo condannò a 3 anni e 11 mesi di carcere per induzione indebita, assolvendolo per associazione a delinquere perché "il fatto non sussiste". Entrambe le decisioni furono poi confermate definitivamente dalla Cassazione nel 2018.

L'annuncio del figlio e le reazioni

"Ciao papà. Ti ho voluto bene. Tanto. E grazie per avermi fatto stare accanto a te per 15 anni, quando il mare è andato in burrasca", ha scritto sui social Guido, figlio di Del Turco, in un breve messaggio per annunciare la morte dell'ex politico. Un commento è arrivato anche da Bobo Craxi, ex parlamentare: "Ottaviano Del Turco ci ha lasciato. Dopo anni di calvario sanitario e giudiziario si è spento nella sua casa di Collelongo. Una fine profondamente ingiusta e prematura di un uomo che nella sua vita ha servito le cause dei lavoratori, del socialismo italiano e ha rappresentato gli interessi della sua Regione e della nostra Nazione", ha aggiunto. Per poi concludere: "Ci lascia il compagno con il quale abbiamo lottato assieme, abbiamo anche discusso dividendoci in un periodo drammatico della nostra storia, ci lascia l'amico con il quale abbiamo parlato di arte di musica, di Storia e non solo di politica e con cui assieme abbiam passato diverse ore della nostra vita. Ci lascia un Socialista. Ottaviano è stato un Socialista di fede e di cuore. Sono vicino con dolore a Guido, a Cristina a tutta la famiglia ed ai compagni che gli hanno lenito le sofferenze in questi anni".

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