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Morto Giuseppe D’Avanzo, giornalista d’inchiesta e vice-direttore di Repubblica

La più grande firma di Repubblica muore improvvisamente a 57 anni. Sue le più importanti inchieste degli ultimi anni: dal Nigergate al rapimento di Abu Omar, passando per il caso Ruby e le dieci domande a Silvio Berlusconi.
A cura di Alessio Viscardi
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La Repubblica piange il suo vice-direttore, il grande giornalista d'inchiesa Giuseppe D'Avanzo, morto a soli 57 anni. Prima firma del quotidiano di Eugenio Scalfari, la sua lunga carriera lo ha visto protagonista delle principali inchieste degi ultimi decenni. Nato a Napoli nel 1953, si era occupato del Nigergate e del rapimento di Abu Omar, infine erano diventate famose le sue dieci domande a Silvio Berlusconi riguardanti lo scandalo Noemi Letizia e le sue analisi sulle vicende legate alla escort Patrizia D'Addario.

Soltanto venti giorni fa, altre inchieste riguardani il caso Ruby e il processo a Berlusconi per prostituzione minorile. Senza dimenticare i suoi successi legati alla mafia, con il "Capo dei capi" – libro d'inchiesta da cui è stata tratta la serie tv sulla vita e l'ascesa criminale di Totò Riina.

Nel 2005, Giuseppe D'Avanzo diede via alle inchieste legate al Nigergate, in cui erano coinvolti alcuni membri del Sismi – servizio segreto militare italiano – che avrebbero consegnato documenti falsi alla Cia per attestare l'importazione in Iraq di uranio impoverito e giustificare la guerra contro Saddam Hussein. Da qui nacquesto le menzogne sulle armi di distruzione di massa possedute dal dittatore che permisero al presidente Bush di ottenere l'autorizzazione ad invadere il paese medio-orientale.

Il rapimento di dell' imam di Milano Hassan Mustafa Osama Nasr da parte di agenti della Cia fu un'altra delle battaglie condotte da Giusepe D'Avanzo. L'operazione avvenuta nel capoluogo lombardo il 17 febbraio del 2003 impedì il proseguimento delle indagini che la Procura della Repubblica di Milano stava conducendo ai legami tra luomo e le organizzazioni terroristiche islamiste. Grazie all'insistenza di D'Avanzo, si riuscì a scoprire che il rapimento era stato coordinato dalla Cia con gli 007 italiani del Sismi. Grazie all'analisi delle utenze telefoniche dei rapitori e di agenti italiani, si scoprì che questi erano presenti al momento del fatto.

L'ultimo grande clamore mediatico, Giuseppe D'Avanzo lo ha creato con le 10 domande di Repubblica a Berlusconi, che riguardavano i rapporti tra il presidente del Consiglio e la prima minorenne di cui si ebbe notizia dai festini di Arcore: Noemi Letizia. Dopo che Repubblica, con un articolo a firma Conchita Sannino, pubblicò la notizia della presenza anomala del presidente al diciottesimo compleanno della giovane Noemi Leizia e le rivelazioni della sua ex-moglie Veronica Lario – che parlò di vestali offerte al Drago – Giuseppe D'Avanzo portò avanti l'approfondita analisi delle contraddizioni tra le dichiarazioni che il Primo Ministro aveva reso alla stampa per giustificare il suo rapporto con la giovane.

Le dieci domande di D'Avanzo sono ancora senza risposta.

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