Morte della ristoratrice della recensione su disabili e gay: la Lega se la prende con la sinistra
La Lega e Matteo Salvini si scagliano contro "la sinistra" e "i suoi giornalisti". Senza, però, fare nomi. La nota del Carroccio arriva poco dopo la morte della ristoratrice Giovanna Pedretti, il cui cadavere è stato ritrovato nelle acque del Lambro a Sant'Angelo Lodigiano. La donna era finita al centro delle cronache prima – e delle polemiche poi – per via della recensione sul suo ristorante in cui venivano insultati omosessuali e disabili. "La lezione degli ultimi giorni che arriva dalla sinistra e dai suoi giornalisti – si legge in una nota ufficiale diffusa dalla Lega – si possono attaccare un ragazzo mutilato da uno squalo, una pizzaiola sospettata di una recensione fake (oggi trovata senza vita), si possono usare un padre morto e una dolorosa storia familiare per ferire la premier, ma si omaggia la star di Hollywood che scappa dal processo a Matteo Salvini". E ancora: "A sinistra non cambieranno mai – conclude il Carroccio – spietati con i deboli e con gli avversari, servili con gli amici. Vergogna".
"Notizia sconvolgente – scrive invece Matteo Salvini su X – Una commossa preghiera per Giovanna e un pensiero affettuoso ai suoi cari. Davvero una (presunta) recensione falsa meritava una polemica nazionale così avvelenata, su social e tg?". Il leader della Lega non ha dubbi nel colpire, in questo caso in maniera meno diretta rispetto la linea del suo partito, quelli che individua come nemici.
Sulla stessa linea anche altri esponenti della Lega, che se la prendono – senza nominarli mai – con una serie di giornalisti "di sinistra". Tra loro anche il deputato Rossano Sasso: "Giovanna Pedretti, la pizzaiola finita nella bufera per una presunta recensione falsa e bersagliata sui social per 48 ore, è stata trovata morta poco fa. Ipotesi suicidio – scrive il parlamentare leghista, sempre su X – Qualche giornalista e influencer radical-chic riuscirà a dormire stanotte? O farà finta di nulla?".