Monti convoca Pd, Pdl e Terzo Polo per ricompattare la sua maggioranza
Per la prima volta dall'insediamento del nuovo Governo, il Premier Mario Monti incontrerà oggi tutti insieme i leader dei gruppi politici che lo appoggiano in Parlamento. Insomma una vera e propria riunione di maggioranza seppur molto atipica per i soggetti in campo. Secondo programma, infatti, il Presidente del Consiglio terrà un vertice con i rappresentanti di Pd, Pdl e Terzo Polo verso ora di pranzo per discutere delle prossime mosse che il Governo intende compiere in merito alla cosiddetta fase due della manovra.
Oggetto principale della discussione saranno sicuramente il piano liberalizzazioni che il Governo ha preparato e gli accordi in campo europeo, soprattutto dopo il downgrade dell'Italia da parte delle agenzie di rating. Il vertice di oggi con Bersani, Casini e Alfano, infatti, è fondamentale alla luce della serie di incontri che il capo del Governo ha in programma in campo europeo per rilanciare il ruolo dell'Italia e varare misure per lo sviluppo economico del Paese. Questa stessa mattina Monti vedrà il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, mentre il 19 il Consiglio dei Ministri probabilmente darà il via libera al decreto liberalizzazioni, che poi presenterà all'incontro del 20 gennaio a Roma con la Merkel e Sarkozy. Insomma una fitta rete di impegni in un tempo limitato per Monti in vista del doppio e decisivo appuntamento europeo, il 23 gennaio con l'Eurogruppo e il 29 con il Consiglio europeo.
Proprio per questo Monti cerca di prepararsi il terreno in casa propria ottenendo l'appoggio dei gruppi parlamentari che fino ad oggi lo hanno sostenuto. Non è da sottovalutare il duro scontro che il Governo dovrà affrontare con le varie categorie interessate dalle norme sulle liberalizzazioni, a partire da tassisti, farmacisti ed edicolanti che già hanno proclamato una serie di scioperi. La volontà di applicare nel più breve tempo possibile le riforme richieste dall'Europa dovrà essere ben chiara nel momento degli incontri a Bruxelles e il Governo non vuole sorprese in Parlamento.
Da parte dei partiti oltre ad un generico appoggio all'operato di Monti non mancano le differenze, con Casini che sembra il meglio disposto nei confronti del Governo, e Bersani e Alfano che invece cercano di dettare al Premier l'agenda delle urgenze. L'unica cosa su cui i tre sembrano del tutto d'accordo è sulla necessità di rappresentare all'esterno un Paese compatto e forte. Il dialogo tra ex rivali è appena iniziato non resta che attendere gli sviluppi.