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Monti, Berlusconi e Bersani ospiti di Italia Domanda (DIRETTA)

A due giorni dalla tornata elettorale i tre leader saranno intervistati da Mimun per tentare l’ultimo allungo, così da tentare la conquista di voti degli indecisi, o sottrarne alle coalizioni altrui.
A cura di Andrea Parrella
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Mario Monti, Silvio Berlusconi e Pierluigi Bersani, nell'ordine prestabilito da un sorteggio, saranno ospiti a Italia Domanda, intervistati dal direttore Mimun, per uno degli ultimi appuntamenti televisivi prima della fine della campagna elettorale. Non ci sarà il vero confronto a tre, così come ha auspicato il premier in carica, nemmeno quello con tutti i sei leader chiesto dal leader Pd. Berlusconi, come sappiamo, avrebbe accettato un confronto solo con Bersani. Cercheremo di capire se i tre capi di coalizione avranno riservato per quest'ultima serata delle proposte che possano smuovere l'elettorato a favore dell'una, piuttosto che dell'altra forza politica. Sarà dunque una rete Mediaset, che ieri Berlusconi ha definito assolutamente imparziale in tema politico, il teatro dell'ultima contesa a distanza.

Ore 23.49 – Anche Bersani imposta il suo appello finale all'insegna del noi/loro.

Ore 23.40 Ecco un tema fondamentale per la campagna di Bersani, quello sull'eventuale riforma del lavoro. Bersani ritiene possibile che una nuova riforma possa esserci, poiché in Italia il lavoro non c'è. Accoglierebbe la flex security come accade in Danimarca, ma poi chiede i soldi che non ci sono per applicarla.

Ore 23.33 – Si apre il capitolo patrimoniale e Bersani comincia attaccando Berlusconi. Poi espone il proprio piano, basato sulla progressività. Sorgi lo interrompe chiedendo come si procederebbe nei confronti di persone anziane che, pur avendo case di alto valore, non sono di fatto ricche. Per Bersani in questo caso andrebbe studiato un sistema che incroci le informazioni reddituali con quelli catastali. Precisa inoltre di aver sempre precisato non aver intenzioni di applicare patrimoniali sulle ricchezze mobili:

Ore 23.29 – Sul piano della green economy Bersani offre un punto di vista molto dettagliato e convincente, affermando che l'Italia, negli anni scorsi ha commesso gravi errori, sprechi per i quali ha dovuto bloccarsi nel mezzo.

Ore 23.22 – Bersani esclude di procedere immediatamente ad una nuova manovra economica e rilancia, come fatto due sere fa, un grande piano per la realizzazione di infrastrutture che possano anche contribuire a nuovi posti di lavoro:

  Ore 23.16 – Si passa a discutere dei rapporti con la coalizione guidata da Monti, del quale Bersani contesta alcune affermazioni delle ultime settimane:

Ore 23.10 – Arriva in studio Bersani, dopo l'ultimo intervento di campagna elettorale non proprio esaltante a Napoli. Parte dallo scouting col M5S ed una rivendicazione assoluta della sua apertura a Vendola:

Ore 22.56 – Tutto in versione anti sinistroide l'appello finale di Silvio Berlusconi, con un noi-loro convincente per chi persegua la sua logica:

Ore 22.25 – Berlusconi e il tema donne: rivendica da parte del suo governo dei veri provvedimenti che abbiano favorito la posizione della donna nel nostro paese, contrariamente a quanto hanno fatto i partiti in campagna elettorale:

Ore 22.51 – Berlusconi è convinto che riuscirà a vincere le elezioni ed ottenere una maggioranza stabile, alla camera, così come al senato. Tutto questo nonostante la presenza dei piccoli partiti:

Ore 22.46 –  L'equazione del benessere è la sintesi dell'ipotetica azione di governo se il Pdl salisse al potere. Per Berlusconi c'è una sola via per il progresso di uno stato:

Ore 2243 – L'ex premier, dopo aver definito indecente lo spettacolo che la politica ha dato di sé tramite la tv, cala l'asso dell'associazione del Movimento 5 Stelle con la sinistra:

Ore 22.31 – Berlusconi rivendica il diritto ad attaccare Mario Monti ed il suo governo in virtù di dati economici in ordine sul concludersi del suo governo:

Ore 22.29 – Si chiede all'ex premier dell'identità del premier qualora la sua coalizione uscisse vincente. Stesse domande e stesse risposte:"Decide il capo dello stato, ma il nostro candidato premier è Angelino Alfano".

Ore 22.19 – E' indubbio che dall'Imu si passa alla lettera inviata ai cittadini e alla sicurezza dell'ex premier di poter sostenere un'operazione del genere. In effetti, di per sé, le domande sono insulse, è chiaro che Berlusconi sia conscio di poterlo fare. Bisognerebbe chiedergli cosa ne sarebbe dopo.

Ore 22.16 – Comincia l'intervento di Silvio Berlusconi, a trazione anteriore contro Monti:

Ore 22.10 – Mario Monti conclude il suo intervento con un appello, nel quale si rivolge ai giovani e alle donne, fondamentali per la crescita di questo paese. Invita tutti a votare, in un momento così critico:

Ore 22.07 – Sule tema di piccola e media impresa, Monti ritiene irrinunciabile sostenerla, poiché l'impresa manifatturiera resta la spina dorsale dell'Italia. Inoltre tratta il tema Ilva e non si tira indietro dal dire che la situazione, in questa maniera non fosse più sostenibile, ma che bisogna riportare l'Ilva a ciò che era tramite una via sostenibile dal punto di vista ambientale:

Ore 21.57 – Il premier ribadisce il piano per la riduzione del peso fiscale da parte di un eventuale maggioranza. Nessuna promessa per il 2012, ma taglio tasse a partire dal prossimo anno, sia Imu che Irpef, tramite una sola strada:

Ore 21.48 – Monti sul lavoro non ha dubbi, la strada da perseguire è quella della cosiddetta flex-security, una strategia nei confronti della quale ha riscontrato forte ostilità specialmente dagli schieramenti di sinistra:

Ore 21.35 – Ci si interroga sulla probabile ingerenza dei paesi esteri nei fatti politici italiani. Mario Monti ammette di non avere piacere che, in senso positivo e negativo, si diano giudizi su politiche altrui, eppure:

Ore 21.29 – Monti comincia il proprio intervento ribadendo le prerogative della sua squadra, volenterosa di fare leva in parlamento affinché la maggior parte delle forse tendano a partecipare all'azione riformista.

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