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Monti, Berlusconi e Bersani: concorrenza a Grillo su Raidue (DIRETTA)

Mentre Beppe Grillo riempie piazza San Giovanni, i tre leader chiudono la campagna elettorale (che ufficialmente termina questa sera) in televisione, su Raidue. Tenteranno il colpo di coda?
A cura di Andrea Parrella
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I tre leader, che hanno totalmente invaso le prime serate di questa settimana televisiva, ‘stasera vanno in scena con l'ultima prestazione di questa campagna elettorale. L'attenzione, ovviamente, è tutta orientata su piazza San Giovanni, dove Grillo ha fatto il pienone (segui la nostra diretta). Nel frattempo, Mario Monti, Silvio Berlusconi e Pierluigi Bersani cercheranno di attrarre attenzione con le ultime proposte, dopo due confronti (senza incontro) decisamente moderati e senza particolari exploit. La conferenza stampa su Raidue di questa sera dedicherà un tempo limite ad ognuno dei candidati.

Ore 23.13 – Monti, nel corso del suo intervento, enuncia i limiti della sua azione di governo fortemente condizionata dall'eredità del governo Berlusconi. La sua proposta gli è permessa da un trend differente impresso al governo del paese. Il finale è dedicato a quelli che potrebbero essere gli scenari elettorali riferitii agli accordi probabili con la coalizione di centrosinistra e Monti, come fa da un mese a questa parte, è sostanzialmente categorico nell'escludere esista un accordo preventivo. Inoltre, conferma l'alterità rispetto a Vendola:

Ore 22.49 –  Mario Monti propone riforma strutturale su incentivo all'assunzione per imprese e facilitazione per lavoro femminile coincidente a maternità E' una proposta che si articola in quattro punti, di tipo strutturale, che richiede una spesa di 7-8 mld a regime, in tre anni, che può essere avvantaggiata dalla possibilità di chiedere all'Europa eventuale scostamento temporale dal rispetto per riduzione deficit. E' una proposta concreta, per nulla conclamata ed urlata, gli va riconosciuto.

Ore 22.37 – Giunge in studio Mario Monti, che apre affermando dispiacere per non aver potuto incontrare i suoi contendenti e auspicando di avere la necessaria forza per portare avanti il progetto avviato l'anno scorso.

Ore 22.32 – Belpietro prova ad incalzare Bersani sulla questione dei ticket, asserendo che i suoi conti siano totalmente sballati rispetti ai costi reali per lo stato, che vanno ben oltre quelli preventivati. Poi il segretario chiude facendo un appello in nome del lavoro e dell'eguaglianza, valori alla base dell'operato di governo se sarà il centrosinistra a vincere.

Ore 22.22 – Si parla di lavoro. Bersani è molto determinato in questo senso, consapevole delle difficoltà e intenzionato prima ad alleviare il dolore di coloro che si ritrovano senza stipendio e senza pensione e poi, pensare ad una revisione di legge sul lavoro che renda più agile l'uscita e che, soprattutto, non si creda di risolvere i problemi tramite un codice categorico. La legge va rivista nei termini della praticabilità in un paese come l'Italia.

Ore 22.15 – Si apre il capitolo Grillo, che ha portato centinaia di migliaia di persone in piazza San Giovanni. Bersani ribadisce il concetto, non ce l'ha con chi va in piazza, ce l'ha con l'uomo solo al comando, che non accetta domande ma parla da solo.

Ore 22.07 – Bersani orienta il suo ultimo intervento sull'empatia più che sui numeri. Ai quali lo richiama Belpietro, che gli cita le cifre delle singole abitazioni superiori a quella soglia del milione e 200mila euro dalle quali Bersani ha intenzione di rimpinguare la sua idea di patrimoniale.

Ore 21.51 – Bersani da il cambio a Berlusconi per l'ultimo allungo della sua campagna elettorale. Comincia mettendo al centro il lavoro e le infrastrutture pubbliche che possono mettere a disposizione lavoro da dare.

Ore 21.45 – Berlusconi continua il suo intervento argomentando sui temi che dovrebbero far pendere l'elettore verso la scelta di preferire il PdL alle forze di sinistra. Poi litiga con Claudio Tito di Repubblica che tira ancora fuori la questione di Noemi Letizia. L'ex premier si altera accusando lui e il suo giornale e precisando che dal processo non verrà fuori nulla di rilevante. Lui è persona gioiosa che preferisce attorniarsi, con educazione, di belle ragazze, anziché politicanti.

Ore 21.27 – Maurizio Belpietro, tra i giornalisti che devono fare domande a Berlusconi, offre all'ex premier la possibilità di inalberarsi nuovamente nella questione della crisi 2011 non dipesa dal governo. Una situazione che, afferma Berlusconi, se si ripetesse lascerebbe qualunque governo impossibilitato ad agire in alcun modo.

Ore 21.16 – Berlusconi ripropone il paragone con le tasche di un impiegato per far capire quanto poco possano pesare i 4 miliardi dell'Imu alle casse dello stato: come 75 euro per chi ne guadagni 1200 al mese. Poi parla della problematica presentata oggi dalla Svizzera, secondo la quale le trattative per accordo sarebbero in stallo e che i soldi non arriverebbero prima del 2015. Berlusconi afferma non ci siano problemi ad attendere, in quanto soldi arriverebbero inizialmente dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Ore 21.09 – L'incipit dell'intervento di Berlusconi si basa su un attacco alla gestione Monti. L'anno prossimo sarà segnato da disoccupazione al di sopra del 12%. Ecco la soluzione del PdL:

Ore 21.04 – Per effetto di sorteggio, il primo ospite è Berlusconi, che oggi doveva chiudere campagna a Napoli, ma per problemi di indisposizione fisica non ha potuto partecipare all'ultimo incontro.

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