Stavolta ci siamo davvero, forse. Ci scusiamo in anticipo per l'incipit riciclato da qualche vecchio post, ma in effetti quella dell'ingresso di Montezemolo sulla scena politica è una storia che sembra ripetersi. Montezemolo "il temporeggiatore" in effetti ha fatto seguire lunghe pause di riflessione a timide uscite in avanscoperta, una lunga fase di studio a brevi e subito rientrati proclami. Ma, nell'avvicinarsi della contesa elettorale e mentre emergono nuovi e vecchi protagonisti della politica (da Renzi a Grillo, passando per Berlusconi e Bersani), sembra che i programmi del manager di Italo siano destinati a subire una brusca accelerazione. Ne parla il puntuale Marco Damilano su L'Espresso:
Luca Cordero di Montezemolo ha finalmente sciolto la riserva: alle elezioni del 2013 si candiderà con Italia Futura, il "partito dei Carini". In mezzo, tra il no di luglio e il sì di settembre, c'è una novità di non poco conto: il passaggio di consegne alla guida della Ferrari con Lapo Elkann, cambio che segue quello del 2010, quando Montezemolo lasciò la presidenza della Fiat nelle mani del fratello di Lapo, John. E con l'azienda restituita alla famiglia Agnelli e egemonizzata da Sergio Marchionne, per il 65enne (li ha compiuti il 31 agosto) Luca è venuto il momento di decidere cosa fare da grande. La politica è la grande occasione: anche perché mai come ora il campo appare terremotato e in attesa di una nuova offerta elettorale.
Ovviamente il bacino di consensi cui punta Montezemolo non è solo quello degli indecisi e di coloro che "attendono la costruzione di una nuova forza politica": l'obiettivo numero uno resta sempre quello di "dare una casa politica al montismo". Un progetto ambizioso e per nulla semplice, anche visto l'affollamento al centro. Già, perché oltre ad Italia Futura (magari assieme agli ultra – liberisti di Fermare il Declino, che in ogni caso cercano di ribadire la loro critica ad alcuni aspetti della politica del Governo Monti) e sempre in attesa di capire le mosse di Berlusconi, il duello pare essere con l'amico Pieferdinando Casini che a Chianciano ha lasciato intendere quali siano le sue reali intenzioni. Una lista, in grado di raccogliere l'eredità politica dell'attuale esecutivo e di arruolare alcune personalità di spicco del Governo Monti (nonché l'ex Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia), che potrebbe contare anche sulla macchina organizzativa dell'Unione di Centro. Probabilmente anche per colmare questo gap, Montezemolo sta accelerando nel progetto della formazione della nuova classe dirigente, come riporta ilportaborse.it:
Ma è certo che 25 ragazzi andranno in missione europea per conto diItalia Futura. Me lo hanno raccontato ieri. I responsabili regionali delle politiche giovanili del movimento di Montezemolo hanno comprato un biglietto aereo per atterrare a Bruxelles. All'entrata del Parlamento Ue ad attenderli ci sarà Gianluca Susta, eurodeputato piemontese, un tempo fedele alla casacca del Partito democratico e ora vicino a Italia Futura. […] Insomma, IF voleva dall'inizio darsi un respiro più europeista e si va ora a presentare a quelli che potrebbero essere i futuri colleghi. Mandare avanti i giovani non è un caso, è un chiaro segnale a Bruxelles che in Italia la novità, il futuro, vogliono essere loro.
Insomma, la battaglia al centro è appena cominciata e le strade di Casini, Montezemolo, Berlusconi e forse Renzi sono destinate ancora ad incrociarsi.
