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Montenzemolo pronto per la discesa in campo: “Serve una nuova offerta elettorale”

Il Presidente della Ferrari sembra rompere gli indugi. Nella lettera scritta agli associati di Italia futura parla della necessità di “una nuova classe dirigente”. E forse sarà proprio lui a costituirla.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente della Ferrari

"Le prossime elezioni saranno un appuntamento storico che dovrà aprire una nuova stagione della nostra vita pubblica. Nel 2012 l'impegno di Italia Futura sarà rivolto in questa direzione, promuovendo quella svolta di programmi e persone che l'Italia si merita". A scriverlo è Luca Cordero di Montezemolo che, sul sito ufficiale di Italia Futura, sembra finalmente rompere gli indugi, lasciando così intuire che alle prossime elezioni potrebbe scendere in campo. Questa volta per davvero.  Il Presidente della Ferrari scrive agli associati di Italia Futura una lettera intitolata "L'impegno di Italia Futura per il 2012": un testo molto accorato nel quale vengono rivendicate la passione e l'impegno dell'associazione in un 2011 davvero molto delicato.

IF, scrive Montezemolo, "ha creato realtà regionali dove analizzare e discutere temi di rilevanza territoriale e dove selezionare i protagonisti di una nuova classe dirigente". Un passaggio, questo, che lascia trasparire abbastanza chiaramente l'intenzione di prendere il posto della vecchia classe dirigente, quella che per Montezemolo ha sbagliato tutto: "La seconda repubblica- scrive l'imprenditore- ha fallito. Ostaggio di populismi di destra e sinistra, la politica ha perso progressivamente contatto con i problemi quotidiani degli italiani e con le sfide imposte da uno scenario internazionale difficile, ma anche ricco di opportunità". L'imprenditore parla di "una nuova stagione politica che si aprirà" e della necessità di "ripristinare una politica forte, autorevole e credibile".

Per Montezemolo serve quindi una nuova "offerta elettorale, composta da una nuova leva di idee e classi dirigenti", anche perché "in nessun caso gli italiani accetterebbero di veder tornare gli stessi protagonisti che hanno condotto il Paese a questa situazione". Insomma sembra che l'ex Presidente di Confindustria sia pronto per il grande il salto. E il nome del suo movimento politico potrebbe essere proprio quello della sua associazione: "Italia futura", forte di 40mila associati che verrebbero convertiti, in maniera quasi immediata, in militanti.

Chi appoggerà Montezemolo?

Della classe dirigente che ha in mente il buon Luca Cordero qualcosa già si sa. Qualche "politico di professione" (pochi) sicuramente non mancherà. E' il caso, ad esempio, di Giustina Destro, la deputata che ad ottobre lasciò il gruppo parlamentare del Popolo della Libertà e che, alla trasmissione "La zanzara" su Radio 24, parlando di Montezemolo, dichiarò: "Scenderà in politica quando si andrà a nuove elezioni e io lavorerò al suo fianco". Chi potrebbe sostenere con forza l'ascesa di Italia futuro potrebbe essere la classe imprenditoriale, affascinata da un progetto che, per certi versi, ricorda le origini di Forza Italia.

Come ricorda Antonio Aloisi sull'Inkiesta, la convention pugliese del movimento ("La Puglia è la California") fece registrare il consenso della famiglia Matarrese e di Luca Montrone, patron di Telenorba; la manifestazione "RiforMare" in terra ligure vide invece la partecipazione di dirigenti della Carige (Repetto e Berneschi), di Alessandro Garrone della ERG, del presidente del Livorno Calcio Aldo Spinelli, di Giuseppe Argirò, direttore della confederazione degli industriali di Imperia. In Toscana il riferimento è Federico Vecchioni, giovane cavaliere del lavoro e responsabile regionale dell'associazione, nonché capo di AgriVenture (società del gruppo Intesa San Paolo) ed ex  presidente di Confagricoltura; in quota Montezemolo anche Luigi Borri, già presidente degli industriali, e l'assessore fiorentino alla Cultura, Giuliano di Empoli.

Nelle Marche l'appoggio forte è quello di Diego della Valle e della famiglia Merloni (industriali della Indesit); in Campania si può contare su  Carlo Calenda, già manager di Confindustria ed oggi direttore dell’Interporto Campano, Pontecorvo, proprietario delle Ferrarelle, il costruttore Fiore ed Ennio Cascetta, ex assessore della giunta Bassolino. In Calabria c'è Pippo Calippo (candidato alle ultime regionali), in Lombardia Luca de Vecchi (praticante in uno studio legale della città), in Friuli Venezia Giulia l'imprenditore edile De Eccher.

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