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Covid 19

Monitoraggio Iss: Rt nazionale scende a 1,01, nessuna Regione a rischio alto

Secondo la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute si registra un lieve aumento per l’incidenza nazionale, con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. In calo, anche se di poco, l’indice di trasmissibilità: il valore Rt passa da 1,1 della scorsa settimana a 1.01 di quest’ultima.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo la bozza settimanale del monitoraggio Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di Covid in Italia, scende, anche se di poco, l'indice di trasmissibilità, il parametro che misura la potenziale trasmissibilità della malattia infettiva: il valore Rt passa da 1,1 della scorsa settimana a 1.01 di quest'ultima. L'ulteriore ribasso conferma una tendenza che si osserva già da alcune settimane.

Lieve aumento, secondo quanto si apprende, invece per l'incidenza nazionale, con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. È questo il dato riportato negli indicatori decisionali, basati su numeri ministero della Salute e Protezione civile, che fotografa la situazione in tempo reale. L'aumento si registra anche nei dati della bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, in cui si prende in considerazione un periodo diverso, cioè dal 16 al 22 agosto: in questo arco temporale di riferimento l'incidenza risulta in aumento da 69 a 71 per 100mila abitanti.

Secondo il rapporto la circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale. Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Pertanto, sottolinea l'Istituto superiore di sanità, "è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale".

Nessuna Regione a rischio alto

A quanto risulta dalla bozza del documento ci sono 10 Regioni a rischio moderato: si tratta di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Pa Trento, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta. Le altre 11 Regioni sono invece classificate a rischio basso. Nessuna Regione italiana risulta al momento a rischio alto.

Sicilia gialla da lunedì

La Sicilia dovrebbe passare in giallo da lunedì. La Regione è considerata a rischio moderato ma con "un'alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni". L'isola ha superato ampiamente le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%). Nessuna Regione/PA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 5,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 423 (17/08/2021) a 504 (24/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 7,1%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 3.472 (17/08/2021) a 4036 (24/08/2021).

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