Monitoraggio Iss: nessuna Regione supera soglia critica terapie intensive
Secondo la bozza dell'ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute, ora all'esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi, nessuna Regione o provincia automa supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o in area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 6%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 688 (08/06/2021) a 504 (15/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (6%).
Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 4.685 (08/06/2021) a 3.333 (15/06/2021). Quattro Regioni, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Puglia e Veneto, riportano una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.
Prosegue il calo dell'incidenza nazionale settimanale, che negli ultimi 7 giorni si è attestata a 16,7 casi per 100mila abitanti rispetto ai 25 della scorsa settimana, mentre l'indice Rt è considerato stabile anche se passato da 0,68 della precedente rilevazione all'attuale 0,69.
"La pressione sui servizi ospedalieri si conferma al di sotto della soglia critica – sottolinea il report – in tutte le Regioni" mentre il calo dell'incidenza consente "un tracciamento sistematico e una gestione basata sul contenimento ovvero sull'identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti". Tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso, tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, con rischio moderato. "Tutte le Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo 1", si legge.
Iss chiede maggiore sequenziamento dei casi
"La circolazione di varianti che possono avere una maggiore trasmissibilità o eludere parzialmente la risposta immunitaria, che ha portato ad un inatteso aumento dei casi in paesi europei con alta copertura vaccinale, richiede un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi".
"Il raggiungimento di una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresenta uno strumento indispensabile ai fini della prevenzione di ulteriori recrudescenze di episodi pandemici", sottolineano.