Monitoraggio Iss, l’Rt cresce a 0,83 e l’incidenza risale a 510
I casi Covid tornano a crescere e con loro, come prevedibile, anche gli altri indicatori che riguardano il contagio e la trasmissibilità del virus. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute di oggi, secondo quanto scritto nella bozza del testo, segna una risalita di indice Rt e incidenza settimanale ogni 100mila abitanti. I due dati – fondamentali per capire l'andamento del contagio – sono entrambi di nuovo in crescita. Non di molto, ma neanche di poco. L'Rt – che ormai sappiamo bene dare un'indicazione sulla trasmissibilità del virus – passa dallo 0,75 della scorsa settimana allo 0,83 di oggi.
La crescita riguarda anche l'incidenza ogni 100mila abitanti, utilizzata come bussola anche per i colori delle Regioni insieme all'occupazione degli ospedali: il dato di oggi – che si riferisce alla settimana appena conclusa – è di 510 casi Covid ogni 100mila abitanti, in netto aumento rispetto alla settimana precedente, quando il dato era sceso a 433. In ogni caso si tratta – per entrambi gli indicatori – della prima risalita dopo settimane di calo continuo. Era ampiamente prevedibile però, visto che negli ultimi giorni abbiamo visto una risalita dei contagi da Covid.
Nel frattempo gli altri indicatori – soprattutto quelli che riguardano gli ospedali – continuano ad essere in calo. Ma ormai sappiamo bene che l'eventuale risalita – se stessimo parlando di una nuova ondata – avverrebbe a distanza di qualche settimana. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,5% contro il 6,6% della corsa settimana, mentre quello nelle aree mediche a livello nazionale è al 12,9% rispetto al 14,7% della settimana precedente.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento, si legge ancora nella bozza del monitoraggio Iss, precisamente al 17% contro il 16% della scorsa settimana, così come aumenta – dal 35% al 37% – la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi. Mentre diminuisce quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% rispetto al 49%). L'attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza – come avviene ormai dalla fine dell'estate – non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi.