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Ministro Pichetto dice che l’Italia ha superato la dipendenza energetica da Mosca: “Ora piano Mattei”

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato che l’Italia ha superato la dipendenza energetica da Mosca, grazie agli accordi con Algeria e Libia: “Mentre prima il 40% del nostro fabbisogno di gas proveniva dalla Russia, oggi preleviamo poco più del 10%”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, attualmente a Sapporo per partecipare ai lavori del G7, ha detto che il nostro Paese si è lasciato alle spalle la dipendenza energetica da Mosca, grazie al gas africano. "Mentre prima il 40% del nostro fabbisogno di gas proveniva dalla Russia, oggi preleviamo poco più del 10%. Abbiamo quindi superato di fatto la dipendenza da Mosca, aumentando l'importazione di gas via tubo da est col Tap, e dall'Africa grazie ai nuovi accordi con Algeria e Libia", ha spiegato in un'intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera'.

"Ma la vera garanzia – ha sottolineato – è fornita dai rigassificatori, che ci consentiranno di comprare gas al miglior prezzo in tutto il mondo, in attesa di sviluppare sempre più l'energia prodotta da fonti rinnovabili e di capire quando si potrà realizzare il nucleare di quarta generazione".

Rispetto al piano Mattei per l'Africa, la presidente del Consiglio ha durante la sua visita di due giorni in Etiopia che verrà presentato a ottobre, al vertice Italia-Africa.  "Il presidente Meloni ha ben definito le linee guida e l'obiettivo – ha detto il ministro Pichetto Fratin – è quello non solo di far diventare l'Italia l'hub energetico del Mediterraneo, ma anche sviluppare progetti di crescita per i Paesi africani".

Il vertice del G7 Energia e Ambiente in corso a Sapporo e dove si trova Pichetto, "ha confermato il forte allineamento nell'accelerare la transizione verso sistemi a emissioni neutre, garantire la necessaria sicurezza delle forniture e promuovere gli investimenti nelle filiere più strategiche. Le tre crisi globali rappresentate da cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento vanno affrontate attraverso la condivisione con tutte le economie, sviluppate e no. Sul clima, ancora una volta i Paesi G7 hanno dimostrato la capacità di svolgere un ruolo di guida, traducendo in azioni concrete l'impegno a ridurre le emissioni e mantenere il limite di 1,5 gradi di aumento della temperatura globale". 

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