Ministri degli Esteri Ue discutono sui tank Leopard a Kiev, Tajani: “Italia non è parte del dibattito”
L'Unione europea fornirà all'Ucraina altri aiuti militari per un valore pari a 50 milioni di euro. Lo farà, hanno fatto sapere i ministri oggi riuniti a Bruxelles per il Consiglio Affari esteri, attraverso lo European Peace Facility. Nel frattempo però Kiev continua a insistere affinché gli alleati europei forniscano carri armati, nello specifico i Leopard 2 tedeschi. Il primo ministro polacco Leopard Morawiecki ha detto che è pronto a costruire una "piccola coalizione" di Paesi pronti a inviare questi carri armati anche senza il consenso tedesco. Si aspetterà comunque il via libera di Berlino, ma per ora la richiesta alla Germania non sarebbe arrivata.
Per quanto riguarda l'Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che il nostro Paese "non fa parte del dibattito". Il titolare della Farnesina, parlando con i giornalisti a margine del Consiglio Affari esteri, ha detto che durante la riunione i ministri hanno sì parlato del tema, ma che poi la discussione proseguirà a livello "bilaterale" con i Paesi interessati. L'Italia, ha detto Tajani, non è tra questi.
"L'Italia ora si è impegnata insieme ai francesi per la consegna di sistemi di difesa anti-missili e il lavoro prosegue in quella direzione", ha detto Tajani. "Il Consiglio ha confermato l'atteggiamento di sostegno all'Ucraina e l'unità politica dell'Ue e faremo di tutto perché possa difendersi dall'aggressione russa e l'Italia farà la sua parte, fermo restando che l'obiettivo finale è quello della pace evitando però la resa dell'Ucraina", ha poi aggiunto. Sottolineando che la pace "passa attraverso l'indipendenza dell'Ucraina" e che "se questo significa la sua vittoria, così sia".
Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto che in questo momento, per scongiurare un'ulteriore escalation, sia fondamentale "preservare la centrale di Zaporizhzhia poiché un disastro nucleare lì sarebbe una iattura per tutto il mondo".
Al Consiglio Tajani non ha discusso solo di Ucraina. Il numero due di Forza Italia ha anche parlato di un "attacco alla dieta mediterranea" in corso, per cui l'Italia è chiamata a difendere i suoi interessi. In tal senso, ha citato la decisione irlandese di etichettare il vino (di cui l'Italia è grande esportatrice) come le sigarette, scrivendo che fa male: "Ho incontrato il ministro degli Esteri irlandese e gli ho posto il problema dell’etichettatura del vino. Gli ho spiegato quanto sia pericoloso il messaggio che parte da Dublino in favore di fatto al Nutriscore, al quale noi ci opponiamo presso le istituzioni di comunitarie perché è un danno alla dieta mediterranea, che rappresenta uno strumento fondamentale, non soltanto per la tutela della salute".
Il ministro irlandese, ha concluso Tajani, si è mostrato disponibile al confronto: "Noi continuiamo a difendere la dieta mediterranea, difendiamo il made in Italy, difendiamo il buon vino italiano, fermo restando che bisogna farne un consumo intelligente".