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Ministra De Micheli: “Ong straniere chiedano aiuto ai loro governi, non possono gravare sull’Italia”

La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha detto che il governo, in questa fase di emergenza, ha “chiesto alle Ong di avere un comportamento omogeneo, ovvero, di fare riferimento ai loro paesi per fare in modo che il nostro sistema di accoglienza non andasse in situazione di stress sanitario”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, in un'intervista ad Omnibus su La7, spiega che il governo non intende lasciare morire i migranti in mare, ma spiega perché i porti italiani sono stati dichiarati non sicuri per le navi straniere. La misura è contenuta nel decreto interministeriale dello scorso 7 aprile, nel quale è esplicitato che per via dell'emergenza sanitaria provocata dal coronavirus, le navi umanitarie non potranno trasportare i migranti nel nostro territorio.

"Noi abbiamo chiuso i porti per le navi passeggeri battenti bandiera straniera il 19 marzo, abbiamo organizzato con sforzi non banali l'accoglienza di tutte le navi battenti bandiera italiana. Abbiamo chiesto alle Ong di avere un comportamento omogeneo, ovvero, di fare riferimento ai loro paesi per fare in modo che il nostro sistema di accoglienza non andasse in situazione di stress sanitario. In alcuni casi abbiamo avuto riscontro positivo, per la Alan Kurdi prenderemo una nave per far passare la quarantena". 

"Sia Frontex sia la Guardia costiera hanno ribadito che non ci sono stati naufragi in queste ore. Non abbiamo nessuna intenzione di abdicare al nostro ruolo, ma il modello organizzativo che stiamo cercando di mettere su per rendere il sistema più efficiente, con l'Italia in piena emergenza, deve partire dal presupposto che ci dobbiamo aiutare per poter aiutare. Sono convinta che giorno dopo giorno arriveremo a mettere in equilibrio questo sistema".

"Non abbiamo intenzione di far nessun braccio di ferro con nessuno – ha proseguito la ministra dem -, chiediamo di condividere questa responsabilità. Il Mediterraneo è sotto controllo, controlliamo le nostre acque e abbiamo una interlocuzione con gli altri paesi che si affacciano sul mediterraneo. L'Europa è importante perché abbiamo un piano di redistribuzione sottoscritto con gli accordi di Malta. Sul piano politico questo nuovo equilibrio debba essere trovato per garantire tutti, anche i migranti, perché questa malattia non fa sconti, vorrei come Ministro essere uno strumento di protezione, voglio proteggere tutti, italiani e non".

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, ha aggiunto che ci sarà un "ragionamento di intervento economico importante", spiegando che "in questi mesi le persone hanno viaggiato molto meno", ma il settore "avrà sul piano organizzativo nella fase 2 una responsabilità molto grande". Infine sul fronte infrastrutturale, "il ministero ha aperto un tavolo per il rilancio semplificato e accelerato dei cantieri non appena ci saranno le condizioni di aprirli tutti, anche se fortunatamente non abbiamo dovuto chiudere tutti i cantieri in Italia".

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