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Ministeri al Nord: Calderoli pensa ad una legge di iniziativa popolare

Roberto Calderoli ha depositato oggi in Cassazione la richiesta per una proposta di legge di iniziativa popolare sulla territorializzazione dei ministeri, annunciata già qualche settimana fa dal ministro Bossi.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Ministeri al Nord: si propone il referendum

Continuano le polemiche della Lega sul cosiddetto trasloco dei ministeri al Nord: il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, ha depositato oggi all'ufficio centrale elettorale della Cassazione la richiesta per una proposta di legge per la "territorializzazione dei ministeri e delle amministrazioni centrali". La proposta iniziale del dislocamento era partita da Bossi, messa però in soffitta dopo l'incontro tra Berlusconi e il Senatur.

Per la proposta di legge di iniziativa popolare depositata da Calderoli verrà avviata una raccolta di firme (ne bastano 50.000) che partirà il 19 giugno a Pontida, il comune in provincia di Bergamo, teatro di numerose manifestazioni organizzate dal Carroccio. Marco Reguzzoni, capogruppo alla Camera della Lega, era tornato qualche giorno fa sulla questione, sottolineando che l'Italia è l'unico paese al mondo in cui "tutte le funzioni dello Stato sono concentrate della capitale"; il dislocamento dei ministeri, secondo il capogruppo, è da sempre al centro del programma politico della Lega.

Molte sono state le polemiche e le tensioni generate, anche nel centro destra, in particolare con il Sindaco Alemanno ed il Governatore del Lazio Renata Polverini. Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, ha usato facebook per esprimere le sue perplessità sulla proposta di legge, che non sarebbe da annoverare tra i provvedimenti previsti dal federalismo, che prevede un trasferimento dei poteri e non logistico dei ministeri.

Non si sono fatte attendere le reazioni dell'opposizione, tra cui l'Italia dei Valori, che definisce questa iniziativa una "burletta" da Scherzi a parte. Massimo Donadi, il capogruppo alla Camera del partito di Di Pietro ha asserito che "se davvero Calderoli ed il governo intendono fare qualcosa di utile cerchino di migliorare la produttività dei ministeri", questione ben più importante della loro sistemazione geografica. Il Presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha proposto "a tutti i parlamentari di Roma e del Lazio di associarsi alla richiesta di dimissioni di questo governo, che a Roma ha promesso tanto e invece ora finisce per togliere quello che abbiamo da sempre come Capitale del Paese".

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