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Mini zone rosse e nuove regole per Green Pass: a cosa pensa il governo per fermare la quarta ondata

Zone rosse circoscritte per arginare i nuovi focolai e nuove regole per il rilascio del Green Pass: è quanto sta valutando il governo per affrontare la quarta ondata di contagi Covid che sta travolgendo tutta Europa.
A cura di Annalisa Girardi
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Con la quarta ondata che sta travolgendo tutta Europa e l'aumento della diffusione del virus anche nel nostro Paese, il governo pensa a come contenere una nuova impennata della curva dei contagi. Mentre rimane fondamentale spingere per accelerare la campagna vaccinale, soprattuto sul tema delle terze dosi per mettere in sicurezza la fascia di popolazione più vulnerabile, il governo pensa anche a una stretta sulle misure per evitare di trovarsi un domani costretto a restrizioni ben più dure, come sta invece accadendo in altri Paesi europei, Austria e Olanda in primis.

In questo senso si starebbe valutando l'opportunità di cambiare le regole per il rilascio del Green Pass, concedendolo solo con il vaccino o con un tampone molecolare negativo. Per il momento sarebbe stata solo richiesto il parere degli esperti, ma il governo potrebbe decidere di muoversi in questa direzione se i contagi continueranno ad aumentare. Il problema di rilasciare la Certificazione Covid anche con i tamponi rapidi risiede nella loro scarsa attendibilità: le possibilità di avere falsi negativi sono decisamente consistenti, il che permette al virus di circolare indisturbato.

L'ipotesi di nuove chiusure generalizzate non è ancora all'orizzonte. Il governo ribadisce la validità del sistema a colori, con il passaggio delle Regioni a diverse fasce di rischio a seconda di tre diversi indicatori (l'incidenza settimanale ogni 100 mila abitanti, il tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid in area medica e quello nelle terapie intensive). Al momento tutto il Paese rimane in zona bianca, quella dove praticamente vengono meno quasi tutte le restrizioni anti contagio, ma alcuni territori sono a rischio. Anche per evitare un passaggio di colore di tutta la Regione, i governatori e le autorità locali stanno procedendo ad isolare i nuovi focolai che scoppiano con zone rosse circoscritte. Dall'inizio dell'emergenza, infatti, presidenti di Regione e sindaci possono sempre intervenire in maniera più restrittiva rispetto alle disposizioni nazionali per arginare i contagi.

Le mini zone rosse, soprattutto se attivate tempestivamente, già in passato si sono dimostrate valide nel circoscrivere la diffusione del virus. È quindi probabile che nelle prossime settimane, con questo aumento dei nuovi casi che stiamo vivendo, da Nord a Sud si moltiplichino le zone rosse

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