Minacce e ricatti a Saverio Tommasi, interrogazione del Pd: “Governo protegga la libertà d’informazione”
È arrivato in Parlamento il caso di Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage.it che ha subito ricatti e minacce, ai danni suoi e della sua famiglia, da parte di gruppi dichiaratamente vicini ad ambienti no vax. Il Partito democratico, con il suo deputato Marco Sarracino, ha infatti depositato un'interrogazione rivolta al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il Pd aveva già annunciato che avrebbe agito, mentre Tommasi riceveva dichiarazioni di solidarietà da parte dell'Ordine dei giornalisti. Il responsabile Informazione del partito aveva affermato che i deputati dem stavano "preparando un'interrogazione al ministro Piantedosi", aggiungendo: "Siamo più forti noi delle minacce e degli insulti. Un abbraccio e lunga vita al giornalismo d'inchiesta".
Nel testo dell'interrogazione depositata alla Camera, che richiede una risposta in commissione, si riporta che "ha destato scalpore e sconcerto la notizia della predisposizione di una specie di dossieraggio, molto dettagliato, che riguarda dati sensibili e personali proprio del dott. Saverio Tommasi". Come raccontato su Fanpage.it, delle persone anonime hanno contattato Tommasi via Telegram facendogli sapere di aver raccolto numerose informazioni personali su di lui e la sua famiglia: immagini, indirizzi, numeri di telefono e altro ancora. "Con modalità assolutamente ricattatorie, è stata paventata la diffusione di questi dati chiedendo una sorta di riscatto per non divulgarli", come riportato nell'interrogazione.
Sarracino, riportando le preoccupazioni dei dem, ha poi scritto: "Nelle chat rese note dallo stesso giornalista si evince una chiara matrice neonazista dei web ricattatori e collegamenti con reti non vax e negazioniste". Le chat, infatti, contenevano espliciti riferimenti alle SS naziste, mentre i ricattatori hanno più volte parlato a Tommasi di "tanti no vax che vorrebbero sapere dove abiti".
L'interrogazione prosegue: "Lo stesso giornalista già in passato è stato oggetto, per le sue inchieste, di aggressioni e minacce da parte di ambienti estremisti che si richiamano alle citate tesi negazioniste. Tale modalità estorsiva risulta purtroppo nota anche in altri ambiti. Risulta molto preoccupante quanto accaduto anche in relazione all’attività giornalistica d’inchiesta svolta dal Tommasi che ha ricevuto attestati di solidarietà dal mondo giornalistico e istituzionale".
Per questo, il Pd ha chiesto al governo Meloni di intervenire: "Si chiede di sapere se il governo risulti essere a conoscenza di quanto riportato e quali iniziative intenda opportunamente e tempestivamente attivare", ha scritto Sarracino, "al fine di assicurare la massima tutela al professionista dell’informazione", e anche di "contrastare il fenomeno estorsivo e ricattatorio su web come testimonia anche questo episodio".