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Minacce a Liliana Segre, esposto in Procura contro un commentatore antisemita

Cathy La Torre, avvocata, ha depositato oggi un esposto alla Procura di Venezia contro un commento apparso ieri sotto a un articolo del nostro giornale. L’autore del commento postava la foto di un caminetto e una frase inequivocabile indirizzata alla senatrice Liliana Segre, da ieri sotto scorta per le minacce e gli insulti ricevuti negli ultimi mesi.
A cura di Saverio Tommasi
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Liliana Segre
Liliana Segre

Cathy La Torre, avvocata, ha fatto un esposto alla Procura di Venezia contro un commento apparso ieri sotto un nostro articolo, articolo in cui raccontavamo la storia della scorta a cui è stata costretta Liliana Segre, ormai da tempo minacciata e insultata.
"Ho fatto un esposto alla procura di Venezia per il reato di propaganda di idee fondate sulla superiorità razziale e sull'odio etnico, previsto dalla legge Reale-Mancino", afferma Cathy La Torre, che ho raggiunto per telefono. "E' stato augurato a una donna di tornare in un forno crematorio, dunque è odio razziale nei confronti di Liliana Segre in quanto ebrea, ma è anche un post violento nei confronti di chi è morto nei campi di concentramento, e della Memoria e della Storia in senso più ampio".

"Quel commento non è parificabile a uno sfogo, la pubblicazione della foto di un caminetto, e l'invito a Liliana Segre a  ‘stare a casetta’ non sono un gioco –  continua Cathy La Torre -. Si tratta con tutta evidenza di odio razziale, per questo con #odiareticosta abbiamo deciso di fare un esposto in Procura".

Cathy La Torre ringrazia poi Fanpage.it per essere "da sempre sensibile all'argomento dell'odio in rete e alla sua prevenzione", e ricorda all'autore del post che da ora in poi "#odiare ti costa non è solo un hastag, ma un'associazione che sostiene le vittime di odio in rete".

Questo il post pubblicato dall'avvocata Cathy La Torre:

Maurizio Scoccimaro, lo giuro, con te faremo tutto quanto in nostro potere perché la Giustizia italiana non lasci correre questo orrore. E si dimostri implacabile, giusta, dalla parte delle vittime e dello Stato.

Questa notte non ho dormito per approfondire la giurisprudenza in materia e preparare tutto.
Oggi stesso partirà tutto.

Vorrei però nel frattempo chiederti perché.
Perché farlo?
Perché “invitare” una donna ebrea di 90 anni a “tornare a casa” allegando la foto di un camino; ricordare a un’ex bambina che a 13 anni, innocente come lo sei stato tu, per quel camino non ci è passata, come altre milioni di persone, solo per caso e perché ha saputo resistere e sopravvivere alla fame, al freddo, alle umiliazioni, allo sfruttamento più estremo?

Perché un uomo della tua età, nato proprio durante gli anni della guerra, negli anni in cui l’Italia pativa gli orrori della guerra, del Fascismo e del razzismo, negli anni in cui bambini come te, venivano gettati nei forni, ammazzati, sterminati, usati come cavie sol perché giudicati di una razza inferiore; perché, un uomo della tua età, augura a una donna sopravvissuta allo sterminio di “tornare a casa”, con la foto di un camino.

Perché?
Cosa ti ha fatto?
E perché proprio augurarle di “tornare” in un camino?

Te lo dico io perché: perché ebrea.
Perché la tua condizione umana, che non giudico, ti porta a giudicare un’altro essere umano per la sua “razza”.
Ma quello che hai fatto non è stato esprimere un pensiero: ma commettere un reato, gravissimo.
Punito dalla Legge Reale – Mancino.

Per quel reato sono previste pene gravi, soprattutto se il tuo odio razzista è veicolato in luoghi accessibili a molti.
E Fanpage, di utenti, ne ha 8,2 milioni.
Fanpage.it, da sempre sensibile all'argomento dell'odio in rete e alla sua prevenzione, e con cui sono in costante contatto.

Liliana Segre potrebbe essere una tua sorella maggiore. Colpevole di nulla.
A cui auguri di morire non in un modo qualsiasi, ma in un modo strettamente legato alla persecuzione razziale di cui gli ebrei sono stati vittime.
E tutto questo è di una violenza, di una crudeltà, di una ferocia senza pari.

Ma oggi mi sento solo di dirti
#odiareticosta

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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