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Milleproroghe: stop agli sfratti per i redditi familiari sotto i 21mila euro

La norma dovrà essere varata in Senato il 2 gennaio: “Nessuna proroga generalizzata degli sfratti – è scritto nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi – ma attenzione alle emergenze reali’”.
A cura di D. F.
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E' stata fissata per il 2 gennaio prossimo la data in cui il decreto milleproroghe, varato ieri dal Consiglio dei Ministri, approderà in Senato. Il premier Enrico Letta ha spiegato che il decreto "comprende anche quelle norme essenziali del cosiddetto decreto ‘salva Roma’, che abbiamo deciso di non portare in Parlamento per l’eterogeneità di norme che ne era venuta fuori, la cui non approvazione avrebbe apportato danni ai bilanci: come la materia fiscale col bilancio del Comune di Roma e i cosiddetti ‘affitti d’oro’". Secondo il Presidente del Consiglio la burrascosa vicenda del "milleproroghe" dimostrerebbe come in questo Paese sia essenziale una riforma complessiva del procedimento legislativo" che deve essere fatta "nel 2014". Secondo Letta, infatti, l’attuale "procedimento legislativo non è più quello di una democrazia moderna".

Ma cosa prevede il provvedimento? Uno dei punti principali è quello riguardante gli sfratti, che verranno sospesi per sei mesi a coloro che hanno un reddito familiare inferiore a 21mila euro, malati, anziani o nuclei che devono prendersi cura dei disabili. "Nessuna proroga generalizzata degli sfratti – è scritto nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi – ma attenzione alle emergenze reali’".

La web tax (o google tax) è stata invece posticipata al primo luglio, mentre sono possibili aumenti delle accise nei tabacchi. Il provvedimento prevede anche una proroga agli adempimenti fiscali per i cittadini sardi alluvionati nel novembre scorso. Il premier ha spiegato inoltre che è stata varata una ripartizione dei fondi strutturali europei "per 6,2 miliardi", soldi che "rischiavano di non essere utilizzati avendo un ciclo 2007-2013". "E’ un intervento di tipo amministrativo che assegna 2,2 miliardi a sostegno alle imprese, 700 milioni alle misure a sostegno del lavoro e dell’occupazione, 300 milioni per il contrasto alla povertà (che si aggiungono ai 500 già stanziati, ndr) e 3 miliardi di euro a sostegno delle economie locali", ha aggiunto.

Altri provvedimenti riguardano la gestione della Costa Concordia, il completamento dell’attività del commissario per interventi infrastrutturali nelle zone colpite dal terremoto del 1980, la gestione liquidatoria in favore della città di Palermo, incentivi per attivazione impianti alimentati da fonti rinnovabili nelle zone colpite dal sisma in Emilia, sorveglianza delle Forze Armate all’Aquila. Inoltre i Comuni che non hanno rispettato il Patto di Stabilità vedranno ridotte le sanzioni.

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