Milleproroghe, scontro sui vaccini Covid: Forza Italia critica l’eliminazione delle multe per i no vax
Nella maggioranza si apre una nuova polemica che riguarda le multe ai no vax. Nel testo bollinato del decreto Milleproroghe, cambia la norma sulla cancellazione delle multe per chi non si è sottoposto alla vaccinazione per il Covid: stop alle sanzioni, ma niente rimborsi per chi le ha già pagate. Forza Italia però contesta la decisione del governo.
Cosa dice il testo del Milleproroghe sui vaccini Covid e sulle multe
L'articolo 21 del decreto Milleproroghe stabilisce che i procedimenti sanzionatori "non ancora conclusi sono definitivamente interrotti, mentre le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate".
Inoltre, ai "fini del conseguente discarico delle sanzioni pecuniarie già irrogate, senza oneri amministrativi a carico dell'ente creditore, l'Agenzia delle entrate-Riscossione trasmette in via telematica al ministero della Salute l'elenco dei provvedimenti sanzionatori annullati". Mentre i "giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, sono estinti di diritto a spese compensate". Restano acquisite "al bilancio dello Stato le somme già versate, per sanzioni pecuniarie, alla data di entrata in vigore del presente decreto". In una bozza precedente del dl Milleproroghe si parlava anche del "rimborso delle eventuali somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore" della legge.
In una bozza precedente del dl Milleproroghe si faceva riferimento anche al “rimborso delle eventuali somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore" della legge. Insomma chi non avendo ottemperato agli obblighi vaccinali previsti in pandemia Covid, e ha già pagato la multa di 100 euro, non riavrà indietro la somma.
FI contro l'eliminazione delle multe ai no vax
Ma secondo Forza Italia la decisione di cancellare le multe per i no vax è sbagliata. Al punto che gli azzurri hanno annunciato che non voteranno "l'amnistia delle multe", come ha detto il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, riferendosi al momento in cui il Milleproroghe, dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, dovrà essere convertito in legge dal Parlamento.
"Trovo assurda la decisione del governo di annullare le multe per coloro che non si erano sottoposti alla vaccinazione Covid. Ritengo doveroso sollevare interrogativi importanti sulla responsabilità collettiva e sul valore della prevenzione. E non lo dico in una chiave etica, morale, alcuni dicono persecutoria, di chi non ha dato seguito ad una legge dello Stato", ha detto la vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, intervenendo agli Stati generali dell'Acop (Associazione coordinamento ospedalità privata), sottolinenando che "l'obbligo vaccinale non era una misura coercitiva, punitiva, come qualcuno la descrive. Rappresentava invece il dovere per uno Stato serio di proteggere l'intera popolazione, di metterla in sicurezza da una malattia che era potenzialmente letale. L'assenza di una adeguata copertura vaccinale avrebbe potuto avere conseguenze devastanti".
Anche il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri, ha ribadito a Rai Radio 1 che "Forza Italia fa parte del governo e ne è un pilastro essenziale. Andiamo avanti uniti e coesi, approvando misure e provvedimenti. Poi è ovvio che alcune questioni non vengono condivise da tutti in maggioranza, ma questo non significa che abbiamo dei problemi. Ad esempio, sulla questione dei vaccini si sta discutendo delle multe comminate all’epoca dell’emergenza Covid. Noi ritenemmo giusto multare chi in quel momento non ha contribuito a uno sforzo del Paese. Ma non si sta discutendo dell’uso o meno dei vaccini, al quale questo governo è favorevolissimo".
Italia Viva però incalza gli azzurri: "Se per Forza Italia la cancellazione delle multe ai No Vax è ‘uno schiaffo alle leggi dello Stato e un pericolo per la popolazione', la soluzione è semplice: quando si tratterà di votare, Fi si comporti di conseguenza", ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. "Il partito di Tajani ha finalmente l'occasione per dimostrare che, al contrario di quanto accaduto sullo Ius culturae o le carceri, non si limita sempre e solo alle chiacchiere ma fa quel che dice. D'altronde, davanti a toni così indignati e categorici, Forza Italia non può non fare sul serio. Sarebbe davvero assurdo se tutti si sgonfiasse, ancora una volta, a un ‘abbiamo solo scherzato. Speriamo che questa volta non finisca come nelle altre circostanze", conclude.
Scontro Fdi-Forza Italia sui vaccini
"Lo stop delle multe ai no vaz? Era una misura che avevamo già annunciato, un impegno mantenuto. Parliamo anche di aspetti banalmente burocratici: creare del contenzioso per 100 euro significa arrecare un danno alle casse dello Stato, o comunque una burocratizzazione enorme in un'Italia che non ha bisogno di altra burocrazia. Quindi si è ritenuto fare questo: è un provvedimento condiviso, annunciato, non ci vedo nulla di particolare", ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, a margine degli Stati generali della Fism, Federazione società medico-scientifiche italiane, replicando a Forza Italia.
"L'obbligo vaccinale imposto con il timore di penalizzazioni (multa, sospensione dal lavoro) è servita come strategia di profilassi collettiva partendo dalla profilassi individuale per raggiungere percentuali altissime di vaccinati nella popolazione. Mantenere le multe significa perseverare in un comportamento di divisione, di stigmatizzazione e di marginalizzazione di un certo numero di persone che non nutrono fiducia nel vaccino in sé o non nutrivano fiducia in modo specifico nel vaccino Covid", ha detto all'Adnkronos il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio Zullo, medico, a proposito dello stop alle multe per i no vax.
"Sono un medico igienista assolutamente convinto dell'utilità dei vaccini, formato in una scuola di specializzazione il cui direttore, mio maestro, era portatore della convinzione secondo la quale un vaccino non si deve negare a nessuno". Il vaccino, ha affermato il parlamentare di Fdi, "non ferma l'infezione da agente microbico, ma il soggetto vaccinato, quando viene infettato, sviluppa prontamente le difese immunitarie per innocuizzare l'azione patogena dell'agente microbico. Va anche detto che il vaccino, sebbene strumento di prevenzione individuale, diventa strumento di protezione collettiva quando viene vaccinata un'alta percentuale dall'80 al 95 per cento di individui, partendo dal presupposto che nelle vaccinazioni di massa non è mai possibile vaccinare il 100% degli individui, per tante motivazioni".
Per quanto riguarda la campagna vaccinale durante l'era Covid, Zullo ha detto che molti fattori "non hanno aiutato gli scettici a fidarsi, e un po' di responsabilità è da attribuire alle istituzioni".
"Le vicissitudini legate al vaccino Astrazeneca – da somministrarsi in un primo momento in soggetti di età inferiore a 50 anni per poi passare alla somministrazione a soggetti di età superiore ai 65 anni -, il vaccino Johnson poi messo da parte, il tema del richiamo con vaccino diverso da quello utilizzato nella prima somministrazione, l'insorgere di sintomi tromboembolici", oltre a "un'informazione sui media non propriamente univoca".
"Fatte queste premesse", ha sottolineato, "oggi abbiamo il dovere di indurre in quei soggetti assoggettati a multe quel senso di fiducia nei vaccini che è mancato in loro nella campagna vaccinale anti-Covid e rimuovere la multa va inteso come gesto di clemenza, di pacificazione che va coniugato con una corretta informazione e formazione sui vaccini. Perseverare oggi con la multa significa mantenere un muro di separazione netta tra il sistema e i no vax. E questo non va bene perché le pandemie sono ricorrenti e dobbiamo sempre aspettarci che quello che è accaduto con il Covid possa riaccadere. Per questo considero la misura del governo Meloni una misura giusta, oggi indispensabile e quanto mai accettabile".
Bassetti dice che lo Stato dovrebbe restituire i soldi delle multe a chi le ha pagate
Secondo l'infettivologo Matteo Bassetti, "se il governo ritiene che quelle multe siano sbagliate allora si dovrebbero restituire i soldi a coloro che le hanno pagate. Non possiamo mettere in dubbio i vaccini, che non sono di destra o di sinistra. Che si dica che chi non si è vaccinato ha fatto bene e che tutti gli altri siano stati dei pirla…non diamo un bel messaggio", ha detto a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1.