MIlleproroghe, perché si sta parlando di uno scudo penale per i medici e come funzionerebbe
Sta per scadere il tempo a disposizione per presentare gli emendamenti al decreto Milleproroghe, ora in commissione alla Camera. Alcune modifiche potrebbero riguardare il personale sanitario: in particolare si pensa a uno scudo penale per i medici. Alcuni giorni fa il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un'intervista con il Messaggero, aveva sottolineato che "i tempi sono maturi per intraprendere la depenalizzazione dell'atto medico, a esclusione del dolo, mantenendo la responsabilità civile". Schillaci ha quindi ricordato che "la maggior parte delle cause si risolve nell'assoluzione" e ha assicurato che il governo si stia occupando del tema.
È un tema di cui si dovrà occupare il governo in seno alla riforma della Giustizia. Intanto il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, in una memoria depositata alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera – che stanno appunto esaminando il ddl Milleproroghe – ha chiesto di estendere (nella depenalizzazione dell'atto medico) lo scudo penale per i professionisti sanitari, come già era stato fatto durante la pandemia di Covid.
Secondo Anelli "le particolari condizioni di lavoro derivanti dalla carenza di personale, nonché dalla scarsità dei mezzi a disposizione" sono tali per cui si dovrebbero sollevare i medici dalla responsabilità penale "in tutti quei casi di morte o lesioni, eventualmente provocate ai pazienti, diversi dalla colpa grave". E ancora: "Serve una legge che, come durante il Covid, renda non punibili i medici e i professionisti della salute che oramai operano in un contesto sempre più rischioso. Non si tratta di limitare il diritto dei cittadini a poter ottenere il giusto risarcimento per gli eventi avversi, quanto di ridare ai professionisti della salute quella serenità necessaria per affrontare problemi complessi".
Anche il sindacato dei medici Anaao Assomed ha accolto con favore l'ipotesi di un emendamento per l'introduzione dello scudo penale e ha chiesto che questo venga esteso anche a tutto il 2025, sempre in attesa della depenalizzazione dell'atto medico. "È sicuramente di primaria importanza limitare, in generale, la punibilità dei reati di omicidio colposo o di lesioni personali colpose commessi dagli esercenti una professione sanitaria ai soli casi di colpa grave, come ribadito sia dalla giurisprudenza che da molti disegni di legge assegnati in Parlamento", hanno sottolineato dal sindacato, ribadendo anche l'importanza di tenere conto delle "oggettive carenze organizzative della struttura sanitaria in cui si verifica l'evento avverso" che "non devono ricadere sugli operatori sanitari".