Milano, Renzi lancia gli Stati Uniti d’Europa. E sulle elezioni prevede: “Primi noi o i 5 Stelle”
MILANO – Il 4 marzo, considerando che i 2/3 dei seggi saranno assegnati con il proporzionale, la sfida è tra il Pd e i 5 Stelle, secondo il segretario Pd Matteo Renzi. "Il primo partito – ha detto oggi a Milano al convegno «Il futuro si chiama Stati Uniti d’Europa» in corso di svolgimento al Palazzo del Ghiaccio – o siamo noi o il primo partito è quello a 5 Stelle". Un Renzi anche ironico che definisce la campagna elettorale "come quella della Lapponia, del paese di Babbo Natale, non dell'Italia" riferendosi alle promesse elettorali dei suoi avversari, da flat tax alla cancellazione del bollo auto.
Ma il vero succo della giornata è stato il lancio degli Stati Uniti d'Europa che secondo Renzi sono "il futuro e noi chiediamo agli altri partiti da che parte stanno. In Italia – attacca – abbiamo i no euro, i boh euro e i sì euro". Certo, ha ammesso Renzi, in Europa bisogna chiedere alcuni cambiamenti come il fatto che "quei Paesi che non si fanno carico di accogliere secondo il principio di solidarietà" non avranno "i soldi dell'Italia" per lo stesso principio. Bene arrivare al 2% di spesa per la difesa comune, "ma con la filosofia che non siamo a rimorchio degli altri". E ha ribadito che inserire il fiscal compact nei trattati è stato un "errore politico" assicurando che nel programma del Pd c'è l'abbassamento del debito. Adesso si deve scegliere "fra chi crede nei Paesi uniti d'Europa – ha concluso – e chi nella Padania o nelle scie chimiche".
In mattinata Renzi aveva esordito con una diretta su Instagram: "Non se ne può più delle promesse della campagna elettorale, quello ti dà la dentiera, quell'altro il reddito di cittadinanza che conviene mettersi a non far niente, mentre noi vogliamo puntare sull'operosità, sul lavoro… Il Pd vuole farla su grandi orizzonti e visioni questa campagna elettorale, perciò parleremo di Europa, ne vedremo delle belle…".