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Milano: case ai giovani con redditi bassi in cambio di attività sociali

Il progetto si chiama “Ospitalità popolare” e assegnerà 22 piccoli alloggi popolari a giovani con un reddito non superiore a 1500 euro. In cambio gli assegnatari si svolgeranno attività di solidarietà nel quartiere.
A cura di Davide Falcioni
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"Ospitalità popolare" è il nome del progetto di Milano che permetterà di assegnare 22 alloggi popolari di superficie ridotta a giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni con redditi bassi, a condizione che si rendano disponibili ad attività di solidarietà all'interno del quartiere. "Questo progetto virtuoso ci consente di sottrarre all'abbandono alloggi non assegnabili – spiega l'assessore alla Casa, Daniela Benelli – sostenendo i ragazzi in difficoltà in un momento di crisi economica e del lavoro. Inserire i giovani nei quartieri popolari, dando loro una casa a prezzo agevolato e coinvolgendoli in attività di coesione sociale e volontariato, vuol dire contribuire concretamente alla rivitalizzazione delle periferie". Gli alloggi si trovano in via Del Turchino, via Demonte e via Monte Rotondo, nei quartieri popolari Ponti e Cà Granda Nord/Monterotondo.

Gli appartamenti sono in totale 22: troppo piccoli per poter essere assegnati tramite graduatoria, verranno sistemati ed arredati grazie ad un finanziamento di 430mila euro. Gli assegnatari verranno individuati grazie a una graduatoria e dovranno avere un reddito non superiore a 1.500 euro. Potranno essere studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori con contratto di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d'acconto occasionale. Per quanto riguarda le attività da svolgere dovranno rispondere alle esigenze del quartiere e saranno principalmente doposcuola, animazione culturale-ricreativa, attività di coesione sociale, supporto al Comune per la diffusione del rispetto delle regole e del corretto uso degli spazi comuni. I contratti di locazione avranno durata pari a quella del rapporto lavorativo o di formazione in corso e i canoni non saranno mai superiori ai 300 euro mensili.

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