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Migranti, von der Leyen parla come Meloni: “È l’Ue a decidere chi può entrare, non i trafficanti”

“Deve essere l’Europa a decidere chi viene da noi e in quali circostanze, non i trafficanti. Come Ppe sappiamo che le organizzazioni criminali devono essere combattute”: lo ha detto Ursula von der Leyen, lanciando un appello agli Stati Ue affinché trovino una quadra sul nuovo Patto per l’immigrazione e l’asilo.
A cura di Annalisa Girardi
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I Paesi dell'Unione europea continuano a lavorare al nuovo Patto per l'immigrazione e l'asilo, anche se una quadra è ancora lontana. L'aumento degli arrivi impone però una rinnovata urgenza e soprattutto i Paesi di primo approdo – come l'Italia – spingono perché si superino le divergenze. Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato un appello affinché si trovi "un accordo sulla regolamentazione della crisi nella riunione odierna dei ministri Ue degli Interni". Parlando al vertice del Partito popolare europeo a Spalato, in Croazia, ha detto: "Dobbiamo finire il lavoro, gli ultimi eventi a Lampedusa dimostrano la necessità di cambiare il sistema europeo di asilo e migrazione".

Oggi il Consiglio Affari Interni si riunirà e cercherà di fare passi avanti nella nuova delineazione del Patto. "Vorrei sottolineare che i nostri cittadini si aspettano giustamente che sia l'Europa a decidere chi viene da noi e in quali circostanze, e non i trafficanti e i contrabbandieri, come Ppe sappiamo che le organizzazioni criminali devono essere combattute", ha aggiunto. Insomma, la linea di von der Leyen, è la stessa di Giorgia Meloni, che da quando è al governo ribadisce come non sia giusto lasciare a trafficanti e scafisti decidere chi possa entrare in Europa e chi no.

È d'accordo con quanto sostiene Meloni anche il il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. Che arrivando al Consiglio Affari Interni ha parlato degli accordi con i Paesi terzi. "Discuteremo della dimensione esterna della politica migratoria. Dobbiamo lavorare con i Paesi d'origine e transito, per dimostrare loro che hanno molto più da guadagnare nel lavorare con noi anziché non collaborare sul tema dell'immigrazione", ha detto.

Schinas è appena rientrato da una missione in Africa occidentale, un viaggio per rafforzare i rapporti con le autorità dei Paesi di origine che – come ha sottolineato – è parte del piano di azione in dieci punti annunciato da von der Leyen a Lampedusa. "Non ci sarà mai una significativa politica europea su migrazione e asilo senza la cooperazione dei Paesi di origine e transito", ha concluso.

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