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Migranti, vertice a Palazzo Chigi con Meloni, Salvini e Tajani: governo al lavoro per limitare arrivi

Vertice a Palazzo Chigi per discutere la strategia del governo per limitare gli arrivi dei migranti. Presenti la premier Meloni, i vicepremier Salvini e Tajani e il ministro dell’Interno Piantedosi. Si lavora ad accordi con i paesi di origine dei migranti, in vista delle missioni del ministro Tajani in Turchia, Tunisia e Libia.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si è svolto nel pomeriggio a Palazzo Chigi un vertice tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Al centro della discussione il dossier migranti e la sicurezza. All'incontro ha partecipato anche la direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), Elisabetta Belloni.

A quanto si apprende il governo sarebbe al lavoro per stringere accordi con i Paesi di partenza dei migranti, e diminuire così i flussi dall'Africa. Questo è stato il tema al centro dell'incontro di oggi pomeriggio. Nel corso della riunione, durata circa due ore, è stato fatto il punto della situazione legata agli arrivi dei migranti, anche in vista del Consiglio europeo in programma a febbraio.

Inoltre, secondo quanto si apprende da fonti di governo, si è discusso di una "strategia" per stringere accordi con i Paesi di partenza, con l'obiettivo di limitare gli imbarchi. Un tema strettamente connesso alle prossime missioni del ministro degli Esteri. A breve, infatti, Tajani sarà in Turchia, Tunisia e Libia. Proprio ieri il titolare della Farnesina aveva avuto un lungo colloquio con il ministro degli Esteri di Tunisi sulle partenze dei migranti, chiedendo, ha spiegato lo stesso ministro, "assicurazioni al governo tunisino perché ci siano maggiori controlli e perché siano rispettati gli accordi per il rimpatrio dei tunisini arrivati in modo irregolare".

In Turchia, inoltre, il titolare della Farnesina parlerà con il suo omologo "anche dei flussi in arrivo lungo la rotta balcanica e di quello che accade in Libia". Dopo la ‘stretta' sulle Ong e il lavoro in sede europea, spiegano fonti di governo, quello degli accordi con gli Stati del Mediterraneo è un altro "pilastro" della strategia dell'esecutivo per la gestione dei flussi migratori.

"I dati del Viminale smentiscono il governo: da ottobre ad oggi sono arrivati oltre 31mila migranti. Se Meloni e Salvini fossero stati all'opposizione avrebbero gridato all'invasione – attacca sui social Mariastella Gelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione – La verità è che con gli slogan della campagna elettorale e la logica porti aperti-porti chiusi non si va molto lontano. Il governo non ha una vera strategia per affrontare il problema e il blocco navale è solo una favola per conquistare gli elettori. Quando la propaganda si infrange contro la realtà".

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