Migranti, una donna è morta per ipotermia dopo essere sbarcata a Lampedusa
Una donna è morta dopo essere sbarcata a Lampedusa, probabilmente per ipotermia. Durante la notte due imbarcazioni, a bordo delle quali viaggiavano rispettivamente 41 e 43 migranti, sono state soccorse a largo dell'isola da una motovedetta della Guardia di finanza. Una volta giunti in porto, è apparsa subito chiaramente la presenza di una donna che stava molto male: è stata trasportata al Poliambulatorio di Lampedusa, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarla, ma non ci sono riusciti. La donna è morta poco dopo essere arrivata nel centro.
La La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta. Secondo le prime ricostruzioni è probabile che la donna abbia perso la vita per arresto cardiaco dovuto a ipotermia. L'ipotesi, che al momento rimane a carico di ignoti, è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.
La giovane donna viaggiava su un barchino di 8 metri salpato da Sfax, in Tunisia, domenica scorsa. Con lei era partita una quarantina di persone, tra cui in totale 16 donne e 5 minori (nell'altra imbarcazione arrivata nella notte sempre a Lampedura erano presenti 21 donne e 5 minori): scappavano tutti da Camerun, Costa d'Avorio e Guinea.
A coordinare l'inchiesta è il procuratore capo Salvatore Vella. I migranti che viaggiavano con la donna deceduta verranno ascoltati nelle prossime ore per provare a ricostruire quanto successo. Oltre alle 84 persone salvate nella notte, all'alba è stato soccorso un terzo barchino con 45 naufraghi a bordo. Sono stati tutti trasferite all'hotspot dell'isola, dove al momento sono presenti circa mille persone. La capacità è di 350. Un'ottantina di persone è stata imbarcata su un traghetto per Porto Empedocle.