Migranti, un altro cadavere trovato in mare davanti a Lampedusa: è di un giovane uomo
Il Mediterraneo continua a restituire corpi. Un altro cadavere è stato rinvenuto nel mare di Lampedusa, individuato da una motovedetta della Guardia costiera che stava rientrando in porto dopo aver soccorso un barcone con a bordo 37 persone. Il corpo trovato al largo dell'isola sarebbe di un migrante tra i 20 e i 30 anni, che ha probabilmente perso la vita in uno dei naufragi verificatisi nelle ultime settimane.
Il cadavere è stato portato alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, a Lampedusa. Ci sono già altre nove bare, sistemate alla meglio nella stanza. Otto salme, tra cui quelle di due donne, sono state recuperate al largo dopo il naufragio dello scorso 24 marzo, avvenuto in zona Sar maltese. Mercoledì scorso, al largo dell'isola era poi stato recuperato un altro corpo, di una giovane donna.
Sulla gestione delle politiche migratorie, il governo continua a insistere sulla linea dura: "Bisogna cambiare radicalmente la forma mentis che fino all'altro ieri dominava la politica italiana a Bruxelles: l'idea che non ci sia niente da fare, che l'Italia sia vittima pre-destinata della migrazione irregolare, senza controllo, a causa della sua posizione al centro del Mediterraneo. Quell'era è finita", ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista al Messaggero Veneto.
La presidente del Consiglio ha detto che in poche settimane il suo governo ha "impresso una nuova direzione alla politica dell'Europa", per cui la Commissione "ha accolto le nostre posizioni e ora condivide con noi un intervento che punta a vigilare sulle rotte del Mediterraneo centrale e orientale, combattere i trafficanti, aumentare la presenza dell'Europa in Africa per fare formazione, prevenzione, selezione dei talenti che vogliono venire in Italia".
Nel frattempo le partenze non si arrestano. Con la situazione in Tunisia che diventa sempre più critica per i migranti che provengono dall'Africa subsahariana e che si trovano nel Paese, tantissime persone provano a partire. Nell'ultima notte otto barconi sono approdati sull'isola, con 352 persone a bordo in totale. Si trattava di gruppi composti da 34 persone (tra cui sette donne e un minore), 7 (tutti uomini), 38 (11 donne), 71 (18 donne e due minori), 25 (11 donne e un minore), 59 (tutti uomini), 81 (nove donne e otto minori) e 37 (due donne).
Tutti hanno raccontato ai militari della Guardia costiera di essere partiti da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato diverse somme per la traversata. Alcuni hanno detto di aver pagato tra i 2.500 e i 3mila dinari. Vengono tutti da Nigeria, Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Mali e Tunisia.