Migranti trasferiti da Lampedusa, ma nell’hotspot restano quasi tremila persone
Gli sbarchi di migranti a Lampedusa non accennano a rallentare e, nonostante le autorità italiane stiano cercando di sgomberare rapidamente l'isola, non si riesce a tamponare l'emergenza in cui l'hotspot versa praticamente da sempre. Nelle ultime ore, però, l'affollamento del centro ha raggiunto livelli ancora più drammatici. Sono stati appena imbarcati novanta dei 2.705 migranti ospiti dell'hotspot, che viaggeranno per le prossime sei ore e mezza a bordo del pattugliatore della Guardia di finanza che li porterà a Pozzallo. Sull'isola, però, ci sono ancora quasi tremila persone in attesa di essere trasferite. Il numero massimo di ospiti per il centro di Lampedusa è 389.
In mattinata, secondo le indicazioni della Prefettura di Agrigento, verranno trasferiti altri 250 migranti con una nave di linea che arriverà da Porto Empedocle. Con lo stesso traghetto, ieri sera, sono stati trasferite già quasi 400 persone. Poi, durante la giornata, partiranno altri tre gruppi di migranti da 90 persone ciascuno, che viaggeranno su degli aerei militari alla volta di Trapani, Sigonella e Cagliari. Nella notte sono arrivati altri 102 migranti, con tre diverse imbarcazioni di fortuna. Solo ieri sono sbarcate sull'isola 1.078 persone con 20 sbarchi totali.
Nel frattempo la nave Geo Barents ha cominciato le operazioni di sbarco dei 75 migranti soccorsi: la nave di Medici senza frontiere è arrivata questa mattina al porto di Napoli. Donne e bambini tra i primi a scendere, con i sanitari della Asl Napoli 1 Centro sul posto per eseguire dei controlli medici. Al veliero Nadir della Ong Resqship, che ha salvato 41 persone, le autorità italiane hanno assegnato il porto di Lampedusa. A bordo c'è anche una donna incinta, oltre a un bimbo di 4 anni. Anche loro, come la maggior parte di coloro che arrivano a Lampedusa, riferiscono di essere partiti da Sfax, Tunisia.