video suggerito
video suggerito
News su migranti e sbarchi in Italia

Migranti, Schlein attacca Meloni: “Ha fallito, pagare i dittatori stranieri non blocca gli sbarchi”

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha detto che la linea del governo Meloni sull’immigrazione è un “fallimento”, come ha mostrato la crisi di sbarchi a Lampedusa: con un decreto il governo ha “complicato la vita alle Ong”, mentre con il memorandum con la Tunisia ha deciso di “pagare dittatori stranieri per tentare i fermare i flussi”.
A cura di Luca Pons
91 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Quello che accade a Lampedusa, il dramma di questi giorni e di questi anni, certifica il fallimento delle politiche del governo in materia di immigrazione". Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, intervenendo a Otto e mezzo su La7. "Si è toccato un numero di arrivi di circa settemila persone a Lampedusa nonostante un decreto che personalmente mi rifiuto di chiamare ‘decreto Cutro‘ per rispetto di quella tragedia ma chiamo ‘decreto Meloni', che complica soltanto il lavoro delle Ong", ha aggiunto la leader dem. "C'è stato un 60% di arrivi in più nonostante il tentativo di fare un accordo cinico con un Paese che non sta garantendo i diritti democratici", cioè il memorandum con la Tunisia.

Proprio il rapporto con la Tunisia è stato particolarmente criticato da Schlein. Meloni ha sostenuto più volte che la linea che l'Italia e l'Unione europea dovrebbero seguire è quella dell'accordo con i Paesi di partenze di transito, come Libia e Tunisia, per limitare le partenze di persone migranti. Schlein però ha attaccato: "Pagare dittatori stranieri per tentare di bloccare i flussi non solo viola i diritti umani, ma non blocca neanche gli sbarchi. Il vero punto è come ridistribuire le responsabilità tra tutti i Paesi europei, siamo un'Unione proprio per questo".

Le responsabilità andrebbero distribuite tra tutti gli Stati membri dell'Ue, inclusi i governi più vicini a Fratelli d'Italia: "Quello che abbiamo visto è il fallimento della mediazione di Giorgia Meloni con i suoi alleati nazionalisti polacchi e ungheresi. Non solo non protesta per la mancanza di solidarietà sull'accoglienza ma dice addirittura che hanno ragione loro. Noi, come abbiamo sempre fatto, continueremo a batterci per una equa condivisione delle responsabilità dell'accoglienza, per aprire vie sicure e legali per l'accesso per fare in modo che Lampedusa e l'Italia non siano lasciate sole".

Oggi la presidente del Consiglio Meloni è andata a Budapest e ha incontrato il presidente ungherese Viktor Orban, ha ricordato Schlein: "Perché non gli ha fatto una semplice domanda: perché si vogliono prendere solo i fondi strutturali dall'Ue, e non fare la loro parte per sostenere l'accoglienza di migranti? Non hanno il coraggio di chiedere ai loro amici nazionalisti. Se tutti fanno la loro parte allora è un fenomeno sostenibile", ha aggiunto.

La proposta del Pd è di "ritornare a una Mare nostrum europea, per una missione di ricerca e soccorso.L'unica cosa che ha fatto questo governo, in una gara a chi è più cattivo tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, è un decreto che fa l'opposto di quello che servirebbe: hanno fatto un decreto che rende più difficile salvare le vite in mare". E poi modificare il regolamento di Dublino – che obbliga i richiedenti asilo a restare in Italia quando ci arrivano e impediscono di distribuire gli arrivi tra i vari Paesi dell'Ue: "C'è un motivo che blocca le persone in Italia, si chiamano regole di Dublino e vanno cambiate. A fare questa battaglia c'eravamo noi, io la destra non l'ho mai vista".

91 CONDIVISIONI
993 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views