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Migranti, Renzi contro Meloni: “Vuole apparire capace, ma i suoi decreti creano insicurezza”

Matteo Renzi ha attaccato il governo Meloni, accusandolo di volere solo “apparire” senza affrontare concretamente il problema degli arrivi di persone migranti in Italia, che nel 2023 sono raddoppiati rispetto all’anno scorso.
A cura di Andrea Miniutti
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"Il verbo del decreto di ieri non è ‘respingere', non è ‘affrontare in via emergenziale', ma è ‘apparire‘": con queste parole Matteo Renzi critica le ultime decisioni del governo sul tema dell'immigrazione. Il senatore di Italia Viva, ospite della conferenza "Cambiare rotta. I migranti e l'Europa", ha evidenziato come l'Italia abbia visto raddoppiare gli sbarchi perché l'esecutivo non agisce concretamente per controllare il fenomeno dell'immigrazione: "Vuole apparire capace di respingere". In poche parole: "L'apparenza è nemica della realtà".

Renzi ha poi ricordato il cambio di tono che c'è stato da parte dei leader di Lega e Fratelli d'Italia: "Le parole della campagna elettorale di Meloni e Salvini non appartengono al linguaggio della dignità della politica. Giorgia Meloni nel 2014, in un dibattito a Ballarò contro l'onorevole Gozi, diceva: ‘Sì, li lascio affogare'. Questi temi sono oggi rimossi e, fortunatamente, la premier ha cambiato vocabolario".

La denuncia del leader di Italia Viva è che il governo sia incapace di realizzare uno dei baluardi della campagna elettorale della destra: il blocco navale. Infatti, ha ricordato che l'unico ad essere stato attuato nella storia repubblicana "lo ha fatto la sinistra con Giorgio Napolitano ministro e Romano Prodi presidente del consiglio, in accordo con l'Albania nel 1997". Per Renzi il blocco navale non è il modo giusto di gestire l'immigrazione: "Io penso che la soluzione migliore sia quella della legalità, cioè mandare queste persone a lavorare. Perché se tu li lasci in stazione centrale a Milano, senza un permesso, senza una possibilità di lavoro, senza un controllo, è chiaro che diventano un fattore di insicurezza. La sicurezza si fa con il lavoro e non con i decreti fuffa di Salvini".

Infine, l'ex premier ha fatto far notare in modo provocatorio le contraddizioni della maggioranza, che si appella sempre all'importanza delle tradizioni ma dimenticando che la storia italiana "ci racconta che da duemila anni abbiamo accolto e salvato chiunque arrivasse dal mare". A margine dell'evento ha poi aggiunto: "Quando trovi una persona in mare se sei italiano la salvi. Se sei italiano fai prevalere sempre l'aspetto dell'umanità, che tu sia di destra o di sinistra. Noi siamo così da duemila anni, abbiamo duemila anni di civiltà e io sono orgoglioso di questo".

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