Migranti, quasi 1.500 arrivano Lampedusa. Il sindaco a Salvini e Meloni: “Fomentano l’odio sociale”
Sono 16 gli sbarchi che hanno interessato Lampedusa nelle ultime ora. Quasi 1.500 migranti sono arrivati sull'isola, 1.489 per la precisione. Dopo gli arrivi di questa mattina, nel pomeriggio sono proseguiti gli sbarchi, complici anche le condizioni meteo favorevoli. L'ultimo ha riguardato 85 migranti, tra cui 5 donne e 2 bambini. Dopo un triage sanitario sono stati tutti condotti all'hotspot dell'isola, ormai al collasso. La prefettura di Agrigento sta lavorando ai trasferimenti, in modo da alleggerire le pressioni sulla struttura da sempre sovraffollata.
Domani 200 persone dovrebbero imbarcarsi su un traghetto di linea diretto a Porto Empedocle, da dove saranno poi trasferite nei centri di accoglienza in provincia di Ragusa dal momento che sull'isola non sono presenti navi quarantena. Tra i migranti arrivati oggi, quattro sono affetti da tubercolosi e sono stati trasferiti immediatamente all'ospedale di Caltagirone, in provincia di Catania.
"È necessario un incontro col presidente Draghi, con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini", ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini. "L'immigrazione clandestina va fermata. Vanno fermati gli scafisti e le Ong immigrazioniste che speculano sulle tragedie. Come Fratelli d'Italia continuiamo a chiedere al ministro Lamorgese un immediato blocco navale", gli ha fatto eco Giorgia Meloni. Subito la replica del sindaco di Lampedusa, Totò Martello: "Salvini ha perso il pelo ma non il vizio, è da irresponsabili ricominciare a fomentare odio sociale mettendo ‘gli italiani contro i migranti’. Quanto all’idea della Meloni di attivare un ‘blocco navale’, è una sciocchezza talmente evidente che non merita neppure commenti".
Per poi aggiungere: "Lo avevo detto il giorno in cui è nato il governo Draghi: l’Italia non può permettersi ambiguità su un tema fondamentale come quello dei flussi migratori, e meno che mai può permettersi di gestire l’arrivo dei migranti con la logica dell’emergenza quotidiana. Se in un giorno sbarcano mille migranti sull’isola la macchina dell’accoglienza, anche se tra mille difficoltà, può reggere. Ma se ne arrivano tremila o quattromila che facciamo? Servono regole chiare per il soccorso in mare e per il controllo nel Mediterraneo, e servono azioni di tutela dei diritti umani. Al tempo stesso c’è bisogno di meccanismi che salvaguardino Lampedusa e la sua comunità, siamo un territorio di confine non solo italiano ma anche europeo, anche Bruxelles deve assumersi le sue responsabilità".
Intanto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese ha sentito il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per fare il punto sull'aumento degli sbarchi. A quanto si apprende, dal Viminale si punta a costituire una cabina di regia che coinvolga anche Difesa, Esteri e Trasporti in modo da lavorare a misure condivise.