Migranti, quante persone sono sbarcate in Italia finora quest’estate
Dall'inizio del 2024 fino al 2 agosto, gli sbarchi sulle coste italiane hanno portato nel Paese 33.896 persone migranti. Questa è la stima del ministero dell'Interno: un dato decisamente più basso dell'anno scorso (quando in questo periodo si era arrivati a quota 89mila persone) e anche del 2022 (42mila), mentre è più alto del 2021 (28mila), del 2020 (14mila) e del 2019 (appena 4mila persone). Controllando i numeri, dall'inizio dell'estate – o meglio, dal 15 giugno a oggi, come permettono di fare i dati ministeriali – sono sbarcate poco più di 10.500 persone nel giro di un mese e mezzo. Come è normale che sia, considerando le condizioni meteo più favorevoli alle traversate.
In questi mesi la rotta del Mediterraneo centrale non ha smesso di essere mortale, come dimostrato da decine di eventi di cronaca. La stima dell'Organizzazione mondiale delle migrazioni è che dall'inizio dell'anno al 27 luglio siano morte 408 persone in questo tratto di mare. Altre 512 risultano disperse – un'indicazione che spesso significa solamente che il loro corpo non è stato ritrovato, e quindi non è possibile considerarle ufficialmente tra le vittime.
Centri in Albania ancora fermi, Piantedosi rivendica i rimpatri
Va ricordato che il flusso delle persone migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo per arrivare in Italia non è dettato dalle politiche del governo italiano, ma da moltissimi fattori che comprendono il meteo, le condizioni nei Paesi di partenza e non solo. Un fattore che certamente finora non ha contribuito alla gestione dell'accoglienza in Italia sono i centri d'accoglienza costruiti in Albania, che secondo il governo Meloni avrebbero dovuto essere attivi prima a maggio, poi dal 1° agosto. Per il momento, la data della loro entrata in funzione resta incerta.
Da parte sua invece il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha rivendicato "il costante impegno" dell'esecutivo per quanto riguarda i rimpatri delle persone migranti che risultano non avere il diritto legale di restare in Italia: "Salgono a 79 i cittadini stranieri, irregolari sul nostro territorio, rimpatriati nei loro Paesi d'origine questa settimana, grazie ad operazioni straordinarie per il contrasto all'immigrazione illegale", ha scritto Piantedosi sui social. Poche settimane fa, in un bilancio più ampio, lo stesso ministro aveva vantato un risultato piuttosto modesto: 92 rimpatri in più rispetto al 2023.
Geo Barents soccorre 73 persone, diretta a Ravenna
Uno dei motivi per cui la conta dei morti nel Mediterraneo non è ancora più alta sono gli interventi delle organizzazioni non governative che effettuano operazioni di soccorso in mare. Tra queste, la nave Geo Barents (di Medici senza frontiere) ha salvato ieri sera le 47 persone che si trovavano a bordo di una barca in vetroresina in acque internazionali: "Durante le operazioni di soccorso, due persone si sono rifiutate di essere soccorse. Sono stati visti salire su due barche nere non contrassegnate che si sono identificate come ‘Guardia Costiera Libica' e hanno lasciato l'area", ha fatto sapere la Ong.
La Geo Barents si è poi diretta verso Ravenna, la città indicata dal governo italiano per lo sbarco. Questa mattina ha soccorso un'altra imbarcazione, con 26 persone a bordo. La nave procede quindi, con 73 persone sopravvissute. L'arrivo a Ravenna è atteso mercoledì sera, dopo giorni di navigazione a causa della distanza del porto assegnato.
Chi invece è già arrivata a destinazione è la Ocean Viking, della Ong Sos Mediterranee. Arrivata nel pomeriggio di oggi ad ancona, la nave trasportava 196 persone migranti naufraghe. Tra questi c'erano una donna, undici minori non accompagnati e uno accompagnato. Due persone a bordo hanno gravi fragilità e patologie, secondo quanto fatto sapere dopo i controlli medici di rito. Nelle prossime ore avverrà la redistribuzione sul territorio italiano: cento persone dovrebbero essere accolte in Piemonte, 46 in Abruzzo e le restanti 50 nelle Marche.
Lampedusa, donna sbarca con due figli e ha un malore: la salvano i medici
Oggi, a Lampedusa, la vita di una donna che accompagnava i suoi due figli è stata salvata dopo lo sbarco dall'intervento dei medici presenti. Subito dopo il triage avvenuto sul molo, la 49enne aveva avuto un malore con forti dolori allo sterno. I medici del poliambulatorio di Lampedusa, intervenuti, hanno capito che si trattava di una sindrome coronarica acuta. Così, è scattato il trasferimento immediato al reparto di cardiologia dell'ospedale Ingrassia di Palermo.
La donna è stata portata in elicottero insieme ai figli, e dopo il ricovero in terapia intensiva è stato possibile salvarla: "La signora adesso sta bene ed ha subito instaurato uno splendido rapporto con il personale del reparto che ha, anche, accudito i figli della paziente. La diagnosi tempestiva al Poliambulatorio di Lampedusa ed il trasferimento all'Ingrassia hanno consentito di intervenire efficacemente, salvando, di fatto, la signora. Il sogno della donna è di potersi presto ricongiungere, insieme ai figli, ai parenti che vivono in Germania", ha fatto sapere il direttore della cardiologia all'ospedale palerminato, Sergio Fasullo.