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Migranti, Papa Francesco su Ong Open Arms: “Tenere ferma la nave è un’ingiustizia”

Papa Francesco, in un’intervista con la tv spagnola la Sexta, si schiera in difesa delle Ong che operano nel Mediterraneo. In particolare, parla della Open Arms, ancorata a Barcellona senza il permesso di lasciare il porto: “Tenere ferma la nave è un’ingiustizia. Perché lo fanno? Per farli annegare?”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Papa Francesco si schiera in difesa delle Ong e, in particolare, della nave Open Arms: “Tenere ferma la nave è un'ingiustizia. Perché lo fanno? Per farli annegare?”, ha risposto il pontefice al giornalista spagnolo della tv la Sexta che gli chiedeva un commento sull’imbarcazione bloccata nel porto di Barcellona. A riportare uno stralcio dell’intervista è Avvenire.it, spiegando che la tv spagnola ha incontrato il Papa il 22 marzo a Roma, in un colloquio durato oltre un’ora. Il pontefice ha risposto anche a domande sugli abusi sessuali di religiosi, sul ruolo delle donne nella chiesa, sui migranti, sui rifugiati e sulla disuguaglianza. L’intervista integrale andrà in onda domenica 31 marzo sulla tv spagnola.

Le navi della Ong Proactiva Open Arms sono nel porto di Barcellona da quando, a gennaio, la capitaneria di porto della città catalana ha negato il permesso di lasciare il porto per raggiungere il Mediterraneo centrale e proseguire così nell’attività di ricerca e soccorso delle vite dei migranti in arrivo dalla Libia. Così facendo nel Mediterraneo centrale sono state lasciate sempre meno imbarcazioni in grado di intervenire per salvare vite in mare. Al momento l’unica imbarcazione ad aver ripreso il mare e a navigare nel Mediterraneo centrale è la Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye.

Tutte le altre navi delle Ong si trovano ora bloccate nei porti, nonostante non ci siano provvedimenti giudiziari a loro carico, ma solo a causa di cavilli burocratici, come ricorda ancora Avvenire. Non c’è solo Open Arms, con tre imbarcazioni, ma anche la nave Aquarius di Sos Mediterranée è ferma: inizialmente era stata oggetto di inchiesta da parte della procura di Catania, ma il provvedimento di sequestro non è stato notificato. L’indagine a Catania sembra andare verso l’archiviazione, ma intanto la nave è bloccata in Francia.

C’è poi la Lifeline, un’altra nave di una Ong bloccata a Malta, anche questa con “pretesti amministrativi”, spiega ancora Avvenire. A causa di inchieste giudiziarie sono invece ferme, nonostante non ci sia mai stato un processo a loro carico, sia la nave tedesca Jugend Rettet (si trova a Trapani) che l’italiana Mare Jonio, a Lampedusa dopo lo sbarco di 49 migranti soccorsi in mare negli scorsi giorni e ora in attesa che la procura di Agrigento decida di prorogare il sequestro probatorio o di consentire all’equipaggio della missione Mediterranea di riprendere il mare.

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