Migranti, Panama blocca la nave Aquarius. La denuncia delle ong: “Pressioni dal governo italiano”
La nave Aquarius, che ha salvato nelle scorse ore almeno una cinquantina di migranti su un gommone, rischia di diventare una "nave pirata". Panama ha infatti avviato la procedura per cancellare il suo nome dai propri registri marittimi. In più, come denunciano Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere, anche se ufficialmente la decisione sarebbe stata presa per motivi di irregolarità, dietro questa scelta ci sarebbero le pressioni, politiche ed economiche, del governo italiano. A dare l’annuncio sia degli ultimi salvataggi sia della revoca della bandiera è stata proprio Sos Mediterranèe, l’organizzazione umanitaria che si serve della Aquarius.
Secondo le due organizzazioni, "questo provvedimento condanna centinaia di uomini, donne e bambini, alla disperata ricerca di sicurezza, ad annegare in mare e infligge un duro colpo alla missione umanitaria di Aquarius". In un comunicato ufficiale, raccontano di come il team a bordo di Aquarius, impegnato nell'operazione di salvataggio di una cinquantina di profughi, sia rimasto scioccato quando ha saputo che le autorità panamensi avevano informato ufficialmente Jasmund Shipping, il proprietario della nave, della richiesta delle autorità italiane a prendere "azioni immediate" contro l'imbarcazione. Nel messaggio ricevuto dall'Autorità marittima di Panama, si legge che "sfortunatamente è necessario che l'Aquarius sia esclusa dal nostro registro perché la sua permanenza implicherebbe un problema politico per il governo e per la flotta panamense in direzione dei porti europei".
"L'Aquarius – continua la nota – ha sempre agito in piena trasparenza operando sotto il coordinamento di tutti i centri marittimi competenti e nel rispetto delle leggi marittime e delle convenzioni internazionali". Da qui l'appello all’Europa "di permettere all'Aquarius di poter continuare ad operare nel Mediterraneo centrale facendo sapere alle autorità panamensi che le minacce del governo italiano sono infondate o garantendo immediatamente una nuova bandiera per poter continuare a navigare".
Intanto, dal suo profilo Facebook, il vicepremier Matteo Salvini ha annunciato che denuncerà "per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina chi aiuta gli scafisti. Nelle ultime ore i trafficanti hanno ripreso a lavorare, riempiendo barchini e approfittando della collaborazione di qualche Ong. Tra queste c'è Aquarius 2, che poco fa ha recuperato 50 persone al largo di Zuara".