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Caso Mare Jonio

Migranti, ong varano una nave battente bandiera italiana: si chiama ‘Mare Jonio’

Al via la missione “Mediterranea”, che svolgerà “un’attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che vede costantemente donne, uomini e bambini affrontare enormi pericoli nell’assenza di soccorsi, nel silenzio e nella complice indifferenza dei governi italiano ed europei”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le ong si organizzano e cercano di sopperire alla mancanza di navi impegnate in attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo: parte la missione "Mediterranea" portata avanti dalla nave "Mare Jonio", che svolgerà "un'attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che vede costantemente donne, uomini e bambini affrontare enormi pericoli nell'assenza di soccorsi, nel silenzio e nella complice indifferenza dei governi italiano ed europei". Lo rende noto un comunicato dei promotori dell'iniziativa che hanno indetto per oggi a Roma, alle 15 all'Hotel Nazionale in piazza Montecitorio, una conferenza stampa di presentazione della missione.

Il progetto vede tra i promotori varie associazioni, Onlus, diverse Ong tra cui Arci nazionale, Ya Basta di Bologna, la Ong Sea-Watch, il magazine online I Diavoli e l'impresa sociale Moltivolti di Palermo. I garanti sono un gruppo di parlamentari, Erasmo Palazzotto, Nicola Fratoianni e Rossella Muroni, e Nichi Vendola, che sostiene finanziariamente e politicamente il progetto. All'incontro ci saranno tra gli altri Alessandra Sciurba e Ada Talarico della rete Mediterranea, Giorgia Linardi di Sea-Watch, Veronica Alfonsi per Open Arms e Sandro Veronesi.

La missione raccoglie anche il sostegno di Luigi De Magistris ed Enrico Panini, presidente e segretario di DemA: "La missione Mediterranea è un atto coraggioso e importante – scrivono in una nota – la situazione nel Mediterraneo è drammatica, non ci sono soccorsi, alle Ong è impedito di salvare vite umane e i governi ultranazionalisti e xenofobi di una parte dell'Europa agevolano con le loro politiche di odio le morti in mare. Sosteniamo la missione come atto di umanità, di civiltà e di solidarietà in un paese in cui non permetteremo all'odio di prendere il sopravvento – proseguono – con l'iniziativa #Portiaperti che abbiamo lanciato a luglio a Napoli e con il nostro impegno costante a contrastare le politiche del governo sul tema migranti abbiamo aperto un solco, una battaglia civile. Oggi la missione ‘Mediterranea' si inserisce in quel solco e non possiamo che sostenerla con ogni mezzo".

Nave Aquarius arriva a Marsiglia

Intanto nave Aquarius2, che si trova in questo momento sprovvista della bandiera necessaria alla navigazione, dopo che Panama ha avviato le procedure per ritirarla, è arrivata al porto di Marsiglia, dove cercherà di risolvere la situazione. "Chiediamo ai governi europei – affermano Msf e Sos Méditerranée – di permetterci di continuare il nostro lavoro di salvataggio dandoci una bandiera. Siamo determinati a tornare al più presto in acque internazionali nel Mediterraneo centrale". La petizione ‘Salviamo l'Aquarius e il salvataggio in mare' ha già superato le 120mila firme. Sos Méditerrranée ha invitato i cittadini di tutta Europa ad indossare sabato un indumento di colore arancione, simbolo della nave e del salvataggio in mare. Manifestazioni sono previste in diverse città, tra cui Marsiglia e Parigi, ma anche in altre metropoli europee come Berlino, Palermo o Bruxelles. Negli ultimi 4 anni, secondo l'Ong, oltre 15mila persone sono morte annegate tentando la traversata nel Mediterraneo. L'Aquarius era l'ultima nave umanitaria ad operare in quella zona: ha salvato 29.523 migranti, di cui il 23% minorenni. In un appello pubblicato su Le Monde, diverse personalità di spicco, tra cui Daniel Cohn-Bendit, si sono appellate nei giorni scorsi allo Stato francese affinché attribuisca all'Aquarius la bandiera bleu-blanc-rouge. Per ora, da parte del presidente Emmanuel Macron non è giunta alcuna risposta.

I 58 migranti, che erano a bordo della nave umanitaria e che sono sbarcati a Malta, stanno già  lasciando l'sola diretti verso la Spagna, che insieme a Francia, Germania e Portogallo si è offerta di accoglierli.

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