Migranti, nuovo avviso di Alarm Phone: “Due barche con 76 persone a bordo, contatti persi da giorni”
Ci sono due imbarcazioni nel Mediterraneo, di cui non si sa niente da giorni. Oltre settanta i migranti a bordo. Potrebbe essere l'ennesima tragedia in mare, nelle ore sempre più delicate che portano al Consiglio europeo di giovedì e venerdì, in cui si parlerà anche – e inevitabilmente – di migranti. La notizia arriva da Alarm Phone, il centralino di emergenza per chi attraversa il mare sperando di raggiungere l'Europa: "Siamo stati informati del fatto che due barche, con circa 38 persone ciascuna a bordo, sono partite giovedì sera da Sfax – scrivono su Twitter – Le autorità di Malta, Italia e Tunisia sono state informate. Da giorni nessuno ha contatti con le persone a bordo. Siamo estremamente preoccupati e chiediamo alle autorità di agire immediatamente".
Non si sa dove siano al momento le imbarcazioni partite dalla Tunisia, ma la preoccupazione – anche in questo caso – è altissima. Nel frattempo da Bruxelles arriva una lettera, firmata dalla presidente della Commissione Ue Von der Leyen, per annunciare degli aiuti economici ai Paesi sotto pressione per le nuove ondate migratorie: "Una misura di sostegno da 200 milioni per l'accoglienza, affrontando questioni chiave come l'accoglienza di minori non accompagnati, aumentando le capacità in prossimità delle frontiere esterne e soddisfacendo le esigenze di specifici Stati membri". Tra questi, ovviamente, c'è l'Italia.
La lettera è arrivata in vista del Consiglio europeo che si terrà nei prossimi giorni, visto che uno dei dossier sul tavolo sarà quello dedicato ai migranti. La Commissione spiega anche che verrà messa in moto "un'importante accelerazione dell'attuazione del meccanismo volontario di solidarietà". Insomma, più ricollocamenti tra i vari Paesi europei. Sono stati appena 524 nell'ultimo mese. "Il terribile naufragio a largo della Calabria è stato un vivido richiamo all'urgenza della nostra azione – si legge ancora nella lettera firmata Von der Leyen – Una soluzione equa e duratura è possibile solo attraverso un approccio europeo e bilanciato. Possiamo raggiungere più traguardi se agiamo assieme".