Migranti, nessuna ong salva più i migranti al largo della Libia. Open Arms: “Andiamo in Spagna, qui ci criminalizzano”
Di fronte alla Libia, rotta migratoria che dal nord-Africa punta all'Italia, non c'è più nessuna ong a salvare i migranti dai naufragi. Nella giornata di oggi, anche Open Arms ha annunciato che virerà verso la Spagna e si occuperà delle operazioni di salvataggio nello Stretto di Gibilterra e nel mare di Alboran. "Per colpa della criminalizzazione delle organizzazioni non governative, siamo in balia della speculazione politica, l’Unione europea alimenta i populismi: pagano Erdogan, milioni di euro, pagano la Libia, e i trafficanti siamo noi", spiega il fondatore Oscar Camps al Corriere della Sera.
"Nelle prossime settimane ci uniremo alle operazioni di salvataggio nello Stretto di Gibilterra e nel Mare di Alboran che separano Marocco e Spagna. L’avvio di politiche disumane ha provocato non solo la chiusura dei porti di Italia e Malta, ma la paralisi di numerose organizzazioni umanitarie, come pure l’aumento del flusso migratorio verso il sud della Spagna", recita un comunicato appena diffuso dalla Ong Open Arms.
Nella giornata di oggi, inoltre, si è svolto un vertice Ue dei ministri della Difesa e l'Italia ha avanzato una proposta di riforma della missione Sophia che però è stata al momento rigettata, scatenando l'ira di Salvini. "Al momento non c’è consenso sulle soluzioni pratiche, ma c’è sulla necessità di trovarle. Non sarà facile. Il risultato principale della discussione di oggi è quello del pieno supporto di tutti gli stati membri all’operazione Sophia, la missione europea anti-scafisti volta a smantellare il traffico di essere umani dalla Libia", ha dichiarato l'alto commissario Ue Federica Morgherini al termine del vertice.