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Migranti, nave di Emergency con 215 a bordo chiede porto più vicino: “Maltempo, onde alte 3 metri”

La Life Support di Emergency ha chiesto di avere un porto più vicino del porto assegnato di Ancona a causa del peggioramento delle condizioni del mare. Intanto Mediterranea Saving Humans ha fatto sapere di aver soccorso 28 persone, di cui 12 minori, partiti dalle coste della Libia.
A cura di Giulia Casula
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La Life Support di Emergency ha chiesto al Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo (Mrcc) di avere un porto più vicino del porto assegnato di Ancona a causa del drastico peggioramento delle condizioni del mare. "Siamo in navigazione con 215 persone soccorse ieri in 3 distinti interventi nelle acque internazionali della Sar libica", ha spiegato il comandante Domenico Pugliese. "A causa delle previsioni in peggioramento delle condizioni meteo con mare forza 7 da Nord Est nel tratto di mare che dovremo percorrere per arrivare ad Ancona, abbiamo chiesto alle autorità di assegnarci un porto di riparo oppure un porto di sbarco più vicino", ha aggiunto.

Finora l'Mrcc non ha risposto alla richiesta di assegnazione di un porto più vicino. In alternativa, la Life Support potrebbe sbarcare a Siracusa, dove sta facendo rotta per trasbordare 44 dei naufraghi, individuati tra i più vulnerabili, a un mezzo della Guardia Costiera. Pugliese ha spiegato che in quanto naufraghi tutti i migranti soccorsi in mare sono soggetti vulnerabili e vanno sbarcate in un porto sicuro il prima possibile, così da poter accedere il prima possibile ai servizi essenziali, tra cui cure mediche e supporto psicologico, e successivamente la richiesta di asilo.

"Vogliamo evitare alle persone soccorse quattro giorni di navigazione con onde alte anche fino a tre metri per risparmiare loro ulteriori sofferenze oltre a quelle già vissute nei Paesi di origine e di transito e durante il lungo viaggio. Molte di loro quando le abbiamo soccorse e portate a bordo della Life Support erano deboli e disidratate", ha dichiarato Marilena Silvetti, Medical team leader della Life Support. "Altre hanno riportato ustioni chimiche dovute al contatto con una miscela di carburante e acqua di mare, tante sono già molto provate dal viaggio e con il meteo in peggioramento aumenteranno i casi di mal di mare", ha aggiunto.

Mediterranea soccorre 28 migranti: 12 sono minori

Nel pomeriggio la barca del soccorso civile Safira, di Mediterranea Saving Humans, ha salvato 28 persone, tra cui 12 minori, che erano alla deriva in zona sar tunisina, dopo essere partiti dalla costa libica di Sabratha. L'equipaggio dell'imbarcazione, dice la Ong, aveva avvistato un cadavere in mare, prima che sparisse tra le onde. Anche in questo caso sono state allertate guardia costiera e Mrcc italiani.

I migranti sono stati soccorsi dal rescue team di Mediterranea, dopo che il motore della imbarcazione ha preso fuoco. "Le autorità sono state tutte prontamente avvertite dal comando di bordo", ha spiegato su X la ong. "L'avvistamento della barca alla deriva è avvenuto durante le operazioni di ricerca avviate dalle 9 di questa mattina nella zona dopo che l'equipaggio aveva scorto un corpo senza vita, poi scomparso nel mare, chiaro segno di naufragio di una barca in legno. Anche in questo caso sono state allertate guardia costiera e Mrcc italiano, il centro di coordinamento del soccorso marittimo", proseguono. Le persone soccorse, in fuga dalla Libia, sono di varie nazionalità dell'Africa Subsahariana e Occidentale. Erano in mare da circa 52 ore e "completamente stremati" . Il team medico di bordo "si sta prendendo cura di loro", ha concluso l'ong.

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