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Migranti, naufragio al largo dell’Egitto: almeno quaranta morti

Il sindaco della città di Motobas, nel Nord dell’Egitto, ha confermato all’agenzia Mena il numero dei profughi a bordo, aggiungendo che centocinquanta persone “sono state tratte in salvo per il momento”.
A cura di C. T.
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Un barcone con a bordo circa seicento migranti è naufragato nel Mar Mediterraneo, al largo della città di Rosetta, nel Nord dell'Egitto. La notizia è stata riportata da Al Jazeera, che inizalmente ha parlato di almeno ventinove corpi già stati recuperati dalle acque. Successivamente, il bilancio si è aggravato.

Il sindaco della città di Motobas, nel Nord dell'Egitto, ha confermato all'agenzia Mena il numero dei profughi a bordo, aggiungendo che centocinquanta persone "sono state tratte in salvo per il momento". Intanto il sottosegretario alla Sanità egiziana Alaa Osman ha dichiarato lo stato d'emergenza in tutto il governatorato. Il sito del quotidiano Youm7 ha reso noto che è stato identificato il proprietario dell’imbarcazione, un cittadino egiziano, che l’aveva affittata per la traversata.

Stando a quanto dichiarato dal portavoce della provincia di Kafr al Sheij, Ahmed al Loz, a bordo del barcone viaggiano almeno seicento migranti egiziani, siriani e altri provenienti da diverse zone dell'Africa. Nonostante non sia chiaro dove fosse precisamente diretta l'imbarcazione, secondo alcune fonti di sicurezza la sua destinazione finale sarebbe stata l'Italia. La rotta dall'Egitto, come ha spiegato recentemente il capo dell'agenzia per i confini dell'Ue, è oramai sempre più battuta per raggiungere l'Europa.

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