Migranti minorenni nei centri per adulti, il centrodestra inasprisce ancora le norme
Lunedì prossimo la Camera dei deputati voterà la fiducia, per l'ennesima volta quest'anno, su un provvedimento del governo Meloni. Stavolta si tratta del nuovo decreto Migranti, da molti chiamato decreto Cutro due, che prevede una serie di norme repressive nei confronti dei richiedenti asilo, soprattutto minori. Il testo è stato modificato con alcuni emendamenti e subemendamenti del centrodestra, sia del relatore – Francesco Michelotti di Fratelli d'Italia – che di altri esponenti della maggioranza. Porta la firma di Igor Iezzi, deputato della Lega in commissione Affari Costituzionali, una delle novità più discusse e criticate dalle opposizioni.
Già nel testo del decreto era previsto che i migranti minori con più di 16 anni potessero finire in centri di accoglienza per adulti, ma il tempo di permanenza è stato allungato in commissione. Il periodo doveva essere di 90 giorni, ma con un subemendamento approvato ieri è diventato di 150. Insomma, i migranti tra i 16 e i 18 anni, che sono comunque minorenni e avrebbero diritto a un trattamento differente rispetto alla popolazione adulta, potranno essere ospitati fino a cinque mesi in centri inadatti a loro. La modifica è stata contestata duramente dalle opposizioni, che già all'approvazione del decreto avevano segnalato la disumanità del provvedimento, oltre alla mancata tutela dei diritto fondamentali di un minore. Tra le altre cose, è stato anche allungato da 30 a 45 giorni il tempo massimo di permanenza dei minori nelle strutture di prima accoglienza. E, in caso di flusso migratorio significativo, i centri potranno ospitare fino al 50% di persone in più rispetto al limite di capienza fissato.
"Le modifiche approvate ieri alla Camera dei deputati dalla maggioranza alla legge che tutela i minori stranieri non accompagnati stravolgono completamente le norme di civiltà che avevano fatto dell'Italia un modello in Europa – ha commentato Sandra Zampa del Pd – Quando ci si riduce a infierire su persone di minore età si è davvero senza umanità, senza intelligenza, e senza vergogna". Per Riccardo Magi di +Europa, il nuovo testo è "denso di norme disumane e pertanto illegittime".