Migranti, Meloni dopo i naufragi: “Ci hanno accusato di cose raccapriccianti, ma ho coscienza a posto”
"Sono giorni particolari questi, in cui veniamo accusati di cose raccapriccianti, ma la mia coscienza è a posto": sono le parole di Giorgia Meloni, pronunciate durante la presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro su Papa Francesco insieme al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, su quanto accaduto nelle ultime settimane. Tra diversi naufragi in cui decine di persone hanno purtroppo perso la vita in mare, l'aumento degli sbarchi e le nuove pene per i trafficanti, il governo è finito diverse volte al centro delle polemiche per la gestione dei flussi migratori. Meloni rivendica le scelte fatte in questi mesi, affermando che "più persone partono, più persone si mettono nelle mani di cinici trafficanti, più c'è il rischio che qualcosa vada storto".
La presidente del Consiglio poi aggiunge: "Non credo che questo possa essere il modo più umano e giusto di affrontare questa vicenda, forse il più facile: lasciare che siano mafiosi e trafficanti a decidere chi debba entrare nel nostro Paese. In questi giorni, mentre altri fanno polemiche, io parlo al telefono per sbloccare un fondo internazionale tunisino senza il quale la Tunisia rischia grosso. Io credo che e questa la politica seria che va fatta".
L'approccio serio, spiega Meloni, consiste sia nel fermare i trafficanti e favorire i flussi legali verso l'Unione europea, che assicurare a chi arriva le stesse opportunità offerte ai cittadini italiani. "Non mi convince chi dice che ci servono gli immigrati perché fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare. Non è esatto, lo fanno a condizioni peggiori rispetto a quelle che gli italiani accetterebbero, e io questo non lo voglio", aggiunge.
Meloni quindi ribadisce: "La politica seria è accogliere chi ha diritto a essere rifugiato, accogliere chi qui può essere accolto con un lavoro dignitoso, formare le persone, dare loro lavoro e investire in Africa. Molti africani mi hanno detto che non vogliono scappare dalle loro terre. Per loro possiamo fare di più, questo è l'approccio più umano che si può avere, l'approccio più misericordioso".