Migranti, Meloni convoca lunedì il Comitato interministeriale affidato a Mantovano: tensioni con la Lega
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel primo Consiglio dei ministri convocato dopo la pausa estiva, ha annunciato un piano d'azione per la gestione degli arrivi di migranti. Il governo non può più ignorare i numeri relativi agli sbarchi, con un aumento, nei primi otto mesi del 2023, del 103% rispetto all'anno scorso. Il sottosegretario Mantovano, nella conferenza stampa convocata subito dopo il Cdm, è stato costretto ad ammettere che questi dati sono "oggettivamente preoccupanti", riferendosi anche ai picchi che si sono registrati ad agosto: nella sola giornata del 26 agosto sono arrivati in tutto 3.042 migranti.
E così Meloni prova a battere un colpo, in attesa che si vedano gli effetti degli accordi presi con la Tunisia per bloccare le partenze, mentre il ministro Piantedosi è al lavoro su un nuovo decreto Sicurezza, che dovrebbe arrivare a settembre. Nel frattempo l'intenzione è di dare piena applicazione al cosiddetto decreto Cutro, per quanto riguarda i rimpatri, e cercare di coinvolgere il più possibile gli altri partner europei, proseguendo nella direzione degli accordi con i Paesi del Nord Africa.
"Serve un coordinamento maggiore tra noi nell'attività di contrasto ai flussi illegali di migranti", ha detto Meloni ai ministri lunedì. "Nell'insieme facciamo tanto, ma è essenziale che ciascun ministro che ha competenza in materia sia al corrente reale sul lavoro che svolge il suo collega per evitare duplicazioni, dispersione di risorse, ma anche che il nostro interlocutore di turno si rivolga a più d'uno di noi, sollecitando i medesimi interventi, senza poi dare conto dell'utilizzo degli aiuti che riceve".
Per questo ha deciso di convocare il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR): "Da oggi è convocato permanentemente, composto da tutti i ministri competenti. Il nostro obiettivo – ha spiegato Meloni – è affrontare il problema in maniera pragmatica, con decisioni rapide e coordinate".
La prima riunione del Comitato si terrà lunedì, e vi prenderanno parte i ministri competenti e, come ha spiegato il sottosegretario Mantovano, anche i vicepremier, Tajani e Salvini. In genere i membri del CISR sono il Presidente del Consiglio dei ministri, l’Autorità delegata (che oggi è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano), il ministro degli Esteri, il ministro dell’Interno, il Ministro della Difesa, il ministro della Giustizia, il ministro dell’Economia, il ministro dello Sviluppo economico, il ministro della Transizione ecologica. Formalmente quindi il ministro dei Trasporti Salvini sarebbe fuori.
Per questo ieri sono circolate voci di un malcontento tra i leghisti, che avrebbero visto nel passaggio della gestione del fenomeno migratorio a Palazzo Chigi e a Mantovano, un'esclusione da uno dei dossier più importanti per il Carroccio. Lo stesso Salvini non avrebbe nascosto la sua irritazione, per essere stato ‘esautorato', visto che l'immigrazione è sempre stata di sua competenza. In serata fonti della Lega cercano di mettere a tacere queste ricostruzioni, spiegando che il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, è invitato permanentemente al Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica dedicato alla gestione della questione migranti, e sarà presente a ogni riunione, "come sempre successo". Le stesse fonti aggiungono che "gli uffici del Mit non si occupano di immigrazione come è normale e come è sempre stato".