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Migranti, Marina militare soccorre 40 persone in mare. Salvini: “Perché? Io non do porti”

La Marina militare italiana ha soccorso circa 40 migranti al largo della Libia. La notizia è stata confermata dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha però espresso tutti i suoi dubbi su questo salvataggio: “Perché in acque libiche? O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell’Interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti. io porti non ne do”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Circa 40 migranti sono stati soccorsi questa mattina al largo della Libia da una nave della Marina militare italiana. Secondo quanto riporta l’Ansa citando fonti qualificate, il recupero dei migranti è avvenuto nella mattinata di giovedì 9 maggio. Notizia confermata poco dopo anche dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, durante un comizio da Pesaro. “C’è una nave della Marina militare che in acque libiche ha raccolto 40 immigrati”, spiega il ministro dell’Interno fornendo anche i dati sul numero di persone soccorse. E aggiungendo, perentoriamente: “Io porti non ne do”.

Salvini evidenzia i suoi dubbi su questo intervento avvenuto al largo della Libia: “Perché in acque libiche? Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che ieri in pieno ramadan ha soccorso salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell’Interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti. È vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo”. Pur non nominandola, il riferimento sembra essere anche alla ministra della Difesa, Elisabetta Trenta.

I dati citati da Salvini sulla cosiddetta Guardia costiera libica fanno riferimento ai 214 migranti intercettati nelle acque del Mediterraneo e riportati nel Paese nordafricano, secondo quanto comunicato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), pur non fornendo maggiori dettagli sul luogo in cui sia stata fermata l’imbarcazione con i migranti. La stessa Oim si dice preoccupata per “il loro ritorno e la detenzione arbitraria dei migranti” in Libia, mentre nel Paese continuano i combattimenti, soprattutto nella zona di Tripoli. Ieri un barcone con a bordo circa 150 persone ha dato l'allarme, attraverso Alarm Phone, sostenendo di essere alla deriva, imbarcando peraltro acqua, al largo della Libia. A intervenire, dopo alcune ore, è stata proprio la Guardia costiera libica.

La Marina replica a Salvini: ‘Erano in pericolo'

La Marina ricostruisce quanto avvenuto, dando così una risposta alle obiezioni mosse da Salvini: secondo quanto spiegato, il barcone soccorso "imbarcava acqua e quindi era in procinto di affondare". Le persone a bordo, inoltre, erano "prive di salvagenti e in imminente pericolo di vita". A effettuare il soccorso è stata la nave Cigala Fulgosi, "in aderenza alle stringenti normative nazionali e internazionali". A bordo dell'imbarcazione c'erano per l'esattezza 36 persone, tra cui anche due donne e otto bambini.

Conte: ‘Partner Ue accoglieranno migranti'

Sul caso dei migranti soccorsi dalla nave della Marina militare italiana al largo della Libia interviene anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. A margine del vertice di Sibiu, in Romania, il presidente del Consiglio fa sapere di aver parlato con i partner europei e annuncia di aver "raccolto la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo a prendere alcuni migranti". Inoltre, l'Italia attende anche una risposta da altri Paesi come "Germania, Spagna e Portogallo". Secondo Conte c'è stata "grande disponibilità dagli amici europei" per accogliere i migranti soccorsi dalla Marina. "Risolveremo anche questo caso", garantisce ancora il presidente del Consiglio.

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